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I relitti dei migranti sulle spiagge, la protesta a Isola Capo Rizzuto dopo anni di silenzio

Sit in dei cittadini per sollecitare la politica

Un mese di tempo, forse anche meno, e i relitti delle barche utilizzate per gli sbarchi dei migranti, che giacciono arenate lungo la costa dell’Area marina protetta “Capo Rizzuto”, saranno rimossi.
La notizia arriva dal sindaco del centro costiero del Crotonese, Maria Grazia Vittimberga, nel corso del sit-in – al quale hanno partecipato oltre una settantina di persone – organizzato in località “Le Cannella” dal comitato cittadino che si è costituito proprio per sollecitare la soluzione del problema. Infatti, circa una decina di questi relitti sono disseminati tra spiagge e scogliere del tratto di costa compreso tra i comuni di Crotone e, soprattutto, Isola Capo Rizzuto; barche a vela e pescherecci che si sono arenati in occasione di alcuni sbarchi nel corso degli anni, e che non sono mai stati rimossi, lasciati invece a deteriorarsi per l’azione delle mareggiate. Una questione della quale la spiaggia rossa di località Le Cannella, una delle più belle dell’intera costa calabrese, è diventata il simbolo. Perché al primo relitto di una barca a vela che si è spiaggiata qui, e ha fatto compagnia ai bagnanti nel corso degli ultimi mesi estivi, il 3 novembre scorso se n’è aggiunto un secondo: quello del drammatico sbarco assurto agli onori della cronaca per il complesso e generoso salvataggio dei migranti ad opera degli abitanti della località e delle forze dell’ordine.

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