È finita come aveva chiesto il pubblico ministero della Procura di Crotone, Pasquale Festa, al termine della sua requisitoria. Ieri la Corte d’Assise di Catanzaro presieduta da Alessandro Bravin ha condannato all’ergastolo e a 18 mesi di isolamento diurno Annunziato Lerose, il 65enne di San Nicola dell'Alto accusato del duplice omicidio degli allevatori Francesco e Saverio Raffa, padre e figlio di 59 e 33 anni, uccisi a colpi di fucile calibro 12 il 22 dicembre 2018 nelle campagne di Pallagorio.
«Nunziato, mi stai ammazzando...»: come ricostruito dal pm nel corso della sua discussione, è stato l'urlo lanciato in punto di morte da Saverio Raffa detto Saverino. Quattro parole urlate in faccia al suo assassino che avrebbero inchiodato l’imputato (difeso dagli avvocati Mario Nigro e Salvatore Iannotta), indicandolo quale presunto autore dell’assassinio delle due vittime. Una barbara esecuzione che, per i Carabinieri che hanno condotto le indagini, che sarebbe stata premeditata e attuata con meticolosità da Lerose, il quale per gli investigatori arrivò persino a tentare di costruirsi un alibi. Ma quello che non poteva sapere il 65enne è che l'urlo disperato di Saverino venne ascoltato da due cacciatori appostati nelle vicinanze, che contattarono i militari dell’Arma, riferendo il nome di battesimo del probabile assassino e permettendo di risalire al presunto autore del duplice delitto di sangue. Inoltre, l’attività investigativa rivelò anche come Lerose, dopo aver effettuato alcuni sopralluoghi nei giorni precedenti all’omicidio, avrebbe raggiunto attraverso una via secondaria il podere e la stalla della famiglia Raffa, nascondendo l’auto e attendendo padre e figlio, che come ogni mattina erano soliti recarsi lì per accudire gli animali e fare legna.
Padre e figlio assassinati a Pallagorio, Lerose condannato all'ergastolo
Annunziato Lerose riconosciuto colpevole del duplice omicidio di Francesco e Saverino Raffa freddati il 22 dicembre 2018
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