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Lamezia, degrado e incuria in ospedale. Visite ambulatoriali a rilento FOTO

Pavimenti rotti, bagni inagibili, ingresso senza sicurezza e Urp

Pavimenti rotti, col rischio di cadute per i pazienti, pareti di ascensori staccare dal muro, bagni sporchi e senza servizi essenziali all'interno, ingresso principale privo di sicurezza e porte continuamente transennate, ma anche intere aree completamente abbandonate al degrado e agli escrementi di uccelli. Sono le immagini provenienti dall'ospedale civile "Giovanni Paolo II", dove sebbene si viva un leggero momento di tregua a seguito dei mesi invernali in cui il reparto Covid ha registrato il tutto esaurito in termini di posti letto e in terapia intensiva, restano sullo sfondo i problemi ordinari di una cattiva organizzazione sanitaria, in aggiunta a problemi igienico sanitari ora più evidenti che mai. Da un lato la struttura fisica ospedaliera simile a una struttura decadente, sporca, e priva di accoglienza, dall'altro le prestazioni sanitarie e le visite ancora a rilento. Sul posto rimangono vigili le associazioni, fra tutte "Malati Cronici" e "Italia Nostra", che ancora una volta lanciano un appello diretto a Ilario Lazzaro, direttore generale facente funzioni, affinché possa non solo fare un sopralluogo ma possa avviare anche un pronto lavoro di squadra che dia concretezza e dignità al diritto di salute negato a 150 mila cittadini. Non si ferma, infatti, l’emigrazione sanitaria con una percentuale sempre più elevata, come aumentano le gravi patologie non prese in tempo a causa di impossibilità economiche a trasferirsi al nord dove i tempi di visite e interventi chirurgici sono più celeri.

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