Aronica: "Nel 2021 in Calabria condanne per 7 milioni. E si continua a pagare le pensioni ai morti"
La sanità calabrese resta l’emergenza principale nel quadro rappresentato dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Maria Anita Rachele Aronica, incontrando i giornalisti in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2022 della magistratura contabile calabrese in corso a Catanzaro. Nell’anno appena trascorso, infatti, sono stati avviati accertamenti nel settore sanitario per un ammontare di circa 65 milioni di euro, due terzi del disavanzo del sistema sanitario regionale. Tra i settori in cui la Procura della Corte dei Conti è dovuta intervenire la procuratrice Aronica ha ricordato le opere pubbliche, l’immigrazione e la gestione degli enti locali. Ancora presente, ha evidenziato il magistrato, il fenomeno dei pagamenti delle pensioni a persone decedute. «Nel 2021 - ha detto ancora - le denunce sono state quasi 4mila, 3.873 per la precisione. Il tasso di accoglimento degli atti della Procura è stato di oltre l’81%». «Le condanne nel 2021 - ha aggiunto il procuratore Aronica - sono state pari a quasi 7 milioni, le attività delegate dalla Guardia di Finanza pari a oltre 72 milioni e denunce per oltre 38 milioni». «Nel 2021 - ha spiegato ancora il procuratore Aronica - la maggior parte delle risorse assegnate per l’emergenza Covid, pari ad euro 115 milioni, non sono state utilizzate, in quanto ben 77 milioni sono ancora accantonati nei bilanci delle aziende». «Anche in questo caso - è stato evidenziato - è mancata un’adeguata tempestiva pianificazione, perchè alcuni interventi programmati si concluderanno a 2022 inoltrato e anche nel 2023».