Sono decine e decine le famiglie che ogni settimana, a seguito di un lutto, attendono un posto al cimitero. Un dramma nel dramma, quello della capienza limitata dei loculi in città, che riempie di imbarazzo tutti, parenti già stretti nel dolore della perdita, e dipendenti cimiteriali alle prese con la famosa tumulazione. «Un lavoraccio», è proprio questo il caso di dirlo, che toglie dignità a chiunque. La situazione è in netto peggioramento in questi ultimi anni. «Sono circa 10 anni che assistiamo a questo spettacolo indegno - racconta uno dei dipendenti - non è cambiato nulla, anzi, ogni giorno si aggiungono defunti senza loculi». Dai dati giornalieri emerge una condizione disumana, da denuncia sul piano della sicurezza, del degrado, e sul piano della mancanza di rispetto verso chi muore. In una settimana pare che i dipendenti si trovino ad aprire 7-8 loculi e a raccogliere le ossa umane tumulate oltre 40 anni. La verifica avviene dietro visita medica e dietro un pagamento di spesa a cura dei familiari della tomba di circa 700 euro. Ma non sempre ciò che resta di nonni e bisnonni può essere trasferito per cedere il posto ai nuovi defunti. A volte la salma c'è ancora. Per coloro che invece non hanno parenti da trasferire, o non hanno cappelle che possano ospitare nuovi numeri, i defunti sono costretti ad attendere in sala osservazione, una sala che può ospitare 5 defunti alla volta. Ma non è finita qui. Pare che proprio la sala osservazione sia ridotta in condizioni pessime, con perdite di acqua e muri crollanti. Uno scenario desolante che lascia l'amaro in bocca. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro