Catanzaro, Crotone, Vibo

Domenica 06 Ottobre 2024

Catanzaro, luce pubblica insufficiente. Quattro commercianti installano le lampade a loro spese

 
 
 

Chi fa da se', fa per...quattro e, forse, anche di più. E' il senso di un'iniziativa promossa da quattro commercianti, appunto, di Catanzaro, i cui negozi si affacciano su Vico II Duomo, nel "cuore" del centro storico. Constatando che l'illuminazione pubblica lungo la via non era sufficiente, malgrado la presenza di due lampioni, i quattro commercianti hanno pensato bene di installarvi a proprie spese un consistente gruppo di lampadine. Così come provvederanno, dividendosi equamente la spesa, a farsi carico dei relativi consumi elettrici. I negozi coinvolti nell'iniziativa sono l'emporio enogastronomico "Empo Food", di Barbara Frezza e Mariagrazia Cuteri; il negozio di fiori "Wedding and Floreal Designe", di Silvia Rubino; la pelletteria "Twins", dei gemelli Gustavo e Giovanni Cortese, e la boutique "PeRo'", di Rossella Laporta. "La nostra iniziativa - dice Gustavo Cortese - non vuole essere "contro" qualcuno o qualcosa, ma è stata intrapresa per il bene della città e dei catanzaresi; per il centro storico, che ha bisogno certamente di essere rivitalizzato, e per elevare, per quello che può valere ovviamente il nostro impegno in questo senso, la qualità di vita della città'. Il nostro scopo è anche quello di rendere più attrattivo Vico II Duomo in modo che possano beneficiarne, inutile nasconderselo, anche le nostre attività commerciali. Attività che, essendo ubicate nel centro storico, devono fare i conti con la concorrenza dei centri commerciali. Anche perché, in seguito alla realizzazione di megastrutture a ridosso della città, il baricentro commerciale di Catanzaro, che un tempo gravitava su corso Mazzini, si è spostato inesorabilmente". "Dobbiamo essere noi negozianti, dunque - afferma ancora Cortese - ad impegnarci per rendere più interessante, proprio sotto l'aspetto commerciale, il centro storico, migliorando certamente la qualità della nostra offerta ma anche rendendo il contesto in cui operiamo più civile e dignitoso".

leggi l'articolo completo