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Pizzo, passeggiata con vista... liquami. Sversamenti a mare in caduta libera

Il problema rischia di mandare in malora anche questa stagione estiva

Come una maledizione. Sono, infatti, pochi i giorni in cui in mare non compaiono lunghe scie biancastre; un cocktail di liquami e fanghi che per un motivo o per un altro – ma puntualmente – viene “servito” al litorale con buona pace delle iniziative messe in campo per contrastare l’inquinamento marino. Fatto sta che a Pizzo si passeggia sul molo – o meglio su ciò che è rimasto del “Pizzapundi” – con vista sulle fogne galleggianti. Ed è ancora aprile, preludio di un’altra estate da maledire e da dimenticare.

E mentre lo sversamento di fanghi e liquami in mare è in caduta libera, si pensa a come mettere mano al depuratore di località Marinella, dopo lo sblocco dei 500mila euro. Impianto ancora sequestrato il cui malfunzionamento ha contribuito a inquinare le acque marine napitine. Tecnicamente si tratta di lavori da inquadrare nella rifunzionalizzazione dell’impianto in tutte le sue componenti elettro-meccaniche. Molte parti sono ammalorate e obsolete e devono essere sostituite; con un occhio di riguardo anche alle 18 stazioni di sollevamento che vanno continuamente in tilt e causano sversamenti in mare. A lavori ultimati sarà proposta la richiesta di dissequestro.
L’impianto, infatti, è sotto sequestro dall'ottobre del 2020. Certamente adesso che i 500mila euro destinati al riefficientamento del sistema depurativo e fognario sono stati sbloccati fa ben sperare ma di sicuro non sarà di imminente realizzazione. L'annuncio della delibera del Cipe, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale è stato dato dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo però resta l’incognita relativa alla tempistica.

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