L’Amministrazione comunale di Capistrano ha colto l’occasione dell’avviso del ministero dell’Istruzione ed ha presentato allo stesso dicastero il “progetto per la costruzione del nuovo asilo nido” finalizzato all’aumento dell’offerta dei servizi educativi e a dare un concreto sostegno ai genitori lavoratori, oltre che a costituire un centro di aggregazione e socializzazione del comprensorio, stante il forte calo delle nascite con conseguente decimazione di classi dalla scuola dell’infanzia a quelle elementari e medie.
L’importo complessivo del progetto ammonta a ben 2 milioni e 400 mila euro e dovrebbe essere finanziato con i fondi del Pnrr.
Il progetto, voluto dal sindaco Marco Martino, è stato elaborato dallo staff dell’ufficio tecnico comunale del quale, sotto la guida del responsabile dell’Utc, ing. Vito Bruno Roti, firmatario del progetto, fanno parte anche l’arch. Daniele Rizzuti ed il geom. Domenico Potami. Sono previsti ampi ed arredati spazi di accoglienza, di riposo e di attività ludiche e ricreative, oltre a quelli per il personale addetto ai vari servizi.
La costruzione del nuovo asilo nido e la sua attivazione, stante la mancanza di simili strutture e la carenza di nascite in Capistrano ed anche nei comuni viciniori, potrebbe essere utilizzata anche per i bambini del comprensorio, al fine di contenere le spese di gestione e funzionamento, tra cui quelle per il personale ausiliario e specializzato, non garantite dallo Stato o dalla Regione.
“Con la costruzione del nuovo asilo nido – ha detto il sindaco Martino- puntiamo a realizzare un’opera efficiente e ultramoderna tale da potere offrire spazi molto ampi e attrezzature ultra tecnologiche ed anche a dare opportunità di crescita del territorio”.
Il progetto è finalizzato alla costruzione di un “nuovo” asilo nido, in quanto la prima costruzione risale agli anni Ottanta, senza che l’edificio venisse completato per avere il consiglio comunale dell’epoca devoluto il finanziamento del terzo lotto di completamento, di 85 milioni di lire, in favore del risanamento igienico con relativo ampliamento e prolungamento della Via Risorgimento, a valle della quale si trova l’edificio della scuola elementare ed era stata progetta la costruzione di una grande piazza con spazi per il mercato, palco stabile per spettacoli, spazi per anziani etc. Una decisione all'epoca dovuta oltre che alle priorità igienico-sanitarie, anche e soprattutto alla eccessiva diminuzione delle nascite e alla previsione eccessiva delle spese per il personale e per quelle di gestione dell'asilo, non più assicurate dallo Stato o dalla Regione e non possibili con il bilancio comunale.
Il completamento dell’edificio dell’asilo nido (foto1) venne disatteso anche dalle successive amministrazioni presiedute dai sindaci Francesco De Piano (1989-2002), Renato Arone (2002-2007) e Roberto Caputo (2007-2017). Quest’ultimo preferì, dinanzi al precario stato in cui si era venuto a trovare l’edifico per decenni di abbandono e alle difficoltà di completare e fare funzionare un asilo nido con gestione a carico del comune, abbatterlo nel 2013 (foto 2) per costruire con finanziamento regionale un centro di aggregazione sociale, che, rimasto anch’esso inutilizzato, nel 2018 il sindaco Martino l’ha concesso in comodato d’uso all’ASD Olympia Gym per utilizzarlo a palestra privata, con accesso dalla Via Giovani Paolo II, mentre il vicino edificio della scuola media di Via G. Paolo II continua a rimanere chiuso da oltre dieci anni per il crollo delle nascite e delle classi. Queste ultime, ridottesi, in Capistrano, da sei a due (una classe ed una pluriclasse), furono trasferite nelle aule resisi disponibili presso l’edificio della elementare di Via G. Maroni per la riduzione delle classi da 13 (degli anni 1970-1980) a tre (una classe e due pluriclassi). Lo stessa riduzione di alunni e classi si registra anche nella scuola dell’infanzia (da sei a una pluriclasse) e delle medie (da sei classi ad una classe e una pluriclasse).
Sarebbe, quindi, auspicabile che la costruzione di un nuovo asilo nido in Capistrano, come sarebbe nelle aspettative del sindaco Martino, accogliesse anche i bambini del comprensorio per divenire un centro di crescita, aggregazione e socializzazione, tanto necessaria alle nuove generazioni.
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