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Monsignor Schillaci lascia la diocesi di Lamezia, va a Nicosia: "Non l'ho chiesto io"

Mons. Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia, lascia la guida della diocesi. L’annuncio ufficiale sarà dato quest’oggi in cattedrale alla presenza del clero, dei diaconi e del popolo di Dio. Il presule è stato nominato nuovo pastore della diocesi siciliana di Nicosia, in provincia di Enna; Schillaci subentrerà a mons. Salvatore Muratore, a capo della Chiesa nicosiana dal 2009. La notizia che mons. Schillaci avrebbe lasciato Lamezia ha iniziato a circolare da ieri suscitando sconcerto e sgomento in tutta la comunità lametina che, dal primo momento del suo insediamento, ha mostrato grande stima e affetto per il presule. Nella mente e nel cuore di tutti la solenne cerimonia su corso Numistrano con cui Schillaci, che era rettore del seminario di Catania, prese possesso della cattedra episcopale i primi di luglio del 2009. Un momento solenne per la Chiesa calabrese e siciliana, una festa per Lamezia e il suo hinterland. Oggi in cattedrale, l’emozione e la commozione del commiato dopo poco meno di tre anni di mandato. Tre anni intensi segnati dalla pandemia e anche dalla malattia del presule che nel maggio 2020 ha subito un delicato intervento chirurgico al cuore. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli, il vescovo ha portato avanti il suo compito con dedizione e passione tenendo fede al suo motto che ha contraddistinto il suo breve ma incisivo periodo di episcopato a Lamezia: “Per servire e non per essere servito”.

L'annuncio

Nel corso della celebrazione di commiato, il vicario generale, don Pino Angotti, ha annunciato che monsignor Schillaci è il nuovo vescovo di Nicosia. Mons. Schillaci si è congedato dalla comunità lametina con un discorso molto sentito e accorato. In cattedrale tra gli altri anche il sindaco Paolo Mascaro, il vicesindaco Antonello Bevilacqua, gli assessori comunali Teresa Bambara e Luisa Vaccaro, il presidente del consiglio comunale Giancarlo Nicotera.

Le parole di mons. Schillaci

Schillaci, 64 anni, originario di Adrano (Catania), ha salutato in Cattedrale clero, collaboratori e fedeli. "Non l'ho chiesto io. Mi é stato chiesto", ha detto, nel corso della cerimonia, monsignor Schillaci in relazione al suo trasferimento "E così come tre anni fa, quando sono arrivato qui a Lamezia - ha aggiunto - ho accolto questa chiamata, che nella fede viene dal Signore. E' il Signore Gesù che mi invita a seguirlo. La Chiesa di papa Francesco ha questa fondamentale missione. Essere discepoli del Signore scaturisce dall'essere afferrati da Cristo. A Lamezia ho cercato di fare come ho saputo e come ho potuto e di mettermi al servizio del Signore, tentando di ascoltare tutti voi. Si ascolta. È il tempo dell'ascolto. In questo momento, la prima cosa che mi va di dire è di chiedervi scusa per tutto quello che non ho saputo e non ho potuto darvi. Chiedo scusa se ho arrecato offesa e ho fatto del male". Il presule ha anche espresso "gratitudine a tutti i lametini ed tutte le lametine. Ho avuto la fortuna di conoscere ed apprezzare il cuore di una città viva e tante persone dotate di grandi potenzialità e ricchezze umane, spirituali ed evangeliche. Dio ci affida gli uni agli altri ed è importante che nel nostro cuore facciamo cadere i pregiudizi e fare venire fuori l'umano dell'uomo". Monsignor Schillaci, in attesa del suo insediamento a Nicosia, rimarrà a Lamezia Terme come amministratore diocesano. Ed intanto ha nominato il vicario generale della Diocesi, monsignor Giuseppe Angotti, delegato "ad omnia".

 

 

 

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