Il progetto è faraonico. Quattro isole (denominate Ulisse, Caronte, Ligea, Federico II) con 25 ville superlusso, centro congressi, wellness clinic resort, campo da golf, centro polisportivo, galoppatoio ed area eventi fino a 30mila spettatori, impianto di simulazione di surf, scivoli da parco acquatico, centro innovazione tecnologica, eliporto, centro commerciale duty free con padiglione Calabria e chiesa del mare dedicata a San Francesco di Paola. E ancora: officine di manutenzione delle barche con darsena per servizi portuali, il Polo fieristico ed espositivo AgriExpo e il centro servizi per le imprese. Il progetto waterfront e porto turistico potrebbero davvero cambiare il futuro della città di Lamezia: l’ambizioso progetto prevede investimenti privati per 540 milioni di euro ed almeno 2mila occupati a regime, più mille nell’indotto diretto. La superficie edificabile è di circa 77mila mq e vi si dovrebbero realizzare più di 550 unità abitative, oltre a 2.300 posti barca da diporto. E questa volta si è riusciti ad andare oltre la presentazione del progetto: l’iter amministrativo è a buon punto, grazie alla collaborazione e sinergia degli enti interessati all’iniziativa, prima fra tutte la Lameziaeuropa (soggetto promotore), Comune di Lamezia e Regione Calabria. Entro la metà del mese di maggio dovrebbe arrivare al Comune lo studio di fattibilità tecnico-economica della Coipa International, il gruppo che raccoglie gli investitori privati che ha redatto il progetto; seguirà la procedura legata all’evidenza pubblica e, se tutto andrà bene, entro sei mesi verrà completato l’iter amministrativo e autorizzativo per l’avvio dei lavori. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro