Si è concluso da qualche giorno, con gran successo, il progetto Erasmus+, curato dall’associazione “Gruppo Folk Città di Tropea”, che ha visto ospiti della comunità tropeana, l’associazione “Lola Torres”, proveniente dalla Città di Jaén, comune spagnolo situato nella comunità autonoma dell’Andalusia e l’organizzazione “Bosphorus”, composta da studenti universitari provenienti da varie località della Turchia.
“Siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo prefissato - spiega Andrea Addolorato, presidente dell’associazione tropeana – cioè quello di far vivere a 360 gradi la nostra comunità, facendo sentire i nostri ospiti come a casa loro. Questo è stato il risultato di un’importante lavoro di squadra, che ha coinvolto varie associazioni della città; ma sicuramente il tassello più importante per il successo del progetto, è stato il supporto del dirigente scolastico, prof. Nicolantonio Cutuli e di tutto il personale Ata. dell’Istituto di Istruzione Superiore di Tropea che, malgrado la concomitanza con altri importanti impegni istituzionali, ha voluto offrire un programma che ha coinvolto tutti gli indirizzi scolastici dell'Istituto” permettendo così ai partecipanti, di integrarsi al meglio con i ragazzi della nostra città.
I ragazzi infatti sono stati accolti, il giorno del loro arrivo, dagli alunni della IV^ A dell’Istituto Tecnico – Turistico che, coordinati dalla prof.ssa Rinuccia Barilaro, hanno offerto un tour nel centro storico della Città di Tropea, per poi essere ospiti del prof. Giuseppe Mandaradoni, presso l’Istituto alberghiero che, coadiuvato dal suo staff e dal figlio Antonino, ha tenuto un corso di Fruit Carving, coinvolgendo i ragazzi nell’arte dell’intaglio. Successivamente è stata la volta dei Licei, quello Scientifico “F.lli Vieneo” e quello Classico “P. Galluppi”, guidati rispettivamente dalle prof.sse Loredana Giroldini, Rosa Nardone e Tilde Vallone e dalle prof.sse Maria Domenica Ruffa e Caterina Sorbilli, che hanno voluto coinvolgere l’intero istituto, offerto ai ragazzi momenti di cultura, di divertimento e importanti messaggi di integrazione e di pace, mentre gli chef e proff. Fabio Tedesco e Salvatore Loiacono, dell’indirizzo per i servizi enogastronomici, hanno concluso questo percorso, coinvolgendo i ragazzi con "A Mediterranean bridge in the kitchen" un workshop di cucina dai sapori mediterranei.
La collaborazione invece con “La Tropea Experience – Festival della cipolla rossa” ha permesso ai ragazzi di potersi esibire, e poter fare assistere i turisti e i cittadini presenti, a spettacoli di Flamenco, di Zeybek e di Tarantella, mentre l’Associazione de “I Tri da Cruci”, che cura l’organizzazione della più antica festa popolare di Tropea, ha voluto coinvolgere i ragazzi, facendoli partecipare ai giochi tradizioni, che ogni anno si svolgono nel rione “Borgo”, dandogli anche la possibilità di potersi esibire per una seconda volta, per la felicità degli spettatori, che hanno avuto il piacere di poter cimentarsi nei passi tradizioni delle danze turche. Incantati, infine dal ballo del “camiuzzo di fuoco”, dall’accensione della “barca” e dai fantastici fuochi pirotecnici, i ragazzi dell’Erasmus hanno potuto constatare, oltre la bellezza della città, le antiche tradizioni che ancora restano vive nella comunità, rimanendo stupiti della grande ospitalità del popolo tropeano.
Il progetto si è concluso con la cena dei saluti, presso il Tropis Hotel, dove è avvenuto il classico scambio di doni, con la consegna degli attestati di partecipazione, importanti crediti formativi europei, e dove non sono mancati momenti di aggregazione e di divertimento tra le varie associazioni.
“Si conclude un progetto a cui tenevamo molto – conclude Andrea Addolorato – perché in un momento così instabile e delicato per tutto il mondo, è essenziale dare un messaggio del forte desiderio di integrazione, di confronto e di rispetto tra le varie etnie, specialmente se questo messaggio proviene dai ragazzi. I ricordi più intensi ed emozionanti che portiamo nel cuore, infatti, sono quando tutti, insieme ai ragazzi delle scuole di Tropea, abbiamo intonato le parole di “Imagine” dell’indimenticabile John Lennon e quando i cittadini della nostra città, nel corso dei giochi popolari, si sono uniti ai ragazzi stranieri, per cercare i farli vincere nella gara del tiro alla fune, dimostrando il vero spirito dell’integrazione, vero e unico obbiettivo del progetto”.
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