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Vibo, Fratello e sorella “uccisi” dalla solitudine

Dramma dell’emarginazione in una casa in via Matilde Serao dove sono stati scoperti i due cadaveri

Un altro dramma che si è consumato nel silenzio. Tra le mura sudicie di una casa trasformata in un sepolcro abbandonato, tra l’odore nauseabondo e acre di una morte sopraggiunta senza che nessuno se ne accorgesse. A due passi dalla trafficata viale Accademie Vibonesi, la periferia Nord della città. Come un deja-vu nella città che appare sempre più senz’anima. Ad ottobre era toccato a Sandro andarsene in punta di piedi, accudito solo dal suo cane Nuvola, nella periferia Sud. Ieri un altro macabro ritrovamento in un’abitazione in via Matilde Serao. Fratello e sorella, di 62 e 67 anni, deceduti si ipotizza da circa 15 giorni. I loro corpi in stato avanzato di decomposizione erano lì, riversi, uno vicino all’altro in cucina, con accanto tre gatti, anch’essi morti, e altri due felini sopravvissuti, unici testimoni di quel dramma. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto, né quali siano le cause dei decessi. Si valuta il cattivo funzionamento della caldaia o un’intossicazione. Solo ipotesi al momento, in attesa che venga eseguita l’autopsia, per cui è stato dato incarico al medico legale Katiuscia Bisogni. Sul posto i Carabinieri che hanno avviato le indagini, i Vigili del fuoco, i medici del servizio di Medicina legale dell’Asp – per seguire l’ispezione cadaverica – Antonino Tropeano e Filippo Cugliari, il Servizio veterinario, e i volontari dell’associazione Argo, a cui è stato dati in carico uno dei due gatti sopravvissuti, in attesa di riuscire a recuperare l’altro.

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