Una scritta gigantesca scolpita nel muro dà il benvenuto al Parco della biodiversità di Catanzaro. Le erbacce ormai coprono quasi completamente la scritta e le panchine dove gli anziani, le donne e i ragazzi solitamente sostano sono anch'esse ricoperte di erbacce di tutti i tipi. Lo fa presente l'operatore turistico Pino Tassi. "Entriamo al Parco dalla porta Nord, vicino all'ospedale Ciaccio, uno dei polmoni verdi della città in pieno centro frequentatissimo da giovani, ragazze, mamme, persone di tutte le età, chi va all'area giochi, chi a quella sportiva, chi fa trekking o jogging, chi si siede al bar per conversare con gli amici. Un parco amato, come villa Trieste e il parco di Siano, da tutti i catanzaresi di cui ne vanno orgogliosi. Continuiamo il viaggio nel parco, dopo un centinaio di metri su una stradina piena di erbacce ai suoi margini arriviamo all'area sportiva, il campo di basket è utilizzabile ma con la recinzione deformata è piena di erbacce, più avanti il campo di calcetto chiuso con la recinzione divelta. Continuo a scendere e anche l'area picnic è piena di erbe e da l'area dell'abbandono. Più avanti si trovano le uniche tracce di lavori di pulizie e di taglio erba. Non si capisce se i lavori sono iniziati da poco, speriamo, quanti operai sono impiegati, o se i lavori sono stati sospesi. Finita la discesa si arriva al laghetto dei Cigni che ha ben poco di poetico con i poveri Cigni che nuotano in un'acqua lurida dove galleggia una schiumarola bianca. La parte centrale vicino all'ingresso sud sembra ancora mantenersi bene anche se si nota che è da tempo che non si interviene. Il disastro è lungo il sentiero della valle dei mulini, erbacce ai margini del percorso, panchine ricoperte d'erbe, aree sosta idem, questo è lo spettacolo che si presenta fino ad arrivare all'uscita secondaria del Ciaccio. Gli ultimi lavori di manutenzione del parco furono fatti a maggio del 2020, fu completamente rifatta la recensione tutta in legno lungo il percorso e fu fatto un lavoro di manutenzione accurato e profondo. Conosciamo l'attaccamento al parco e l'affetto che ad esso lo lega del presidente onorario del parco Michele Traversa e proprio per questo non ci capacitiamo a vedere questo spettacolo. Conoscendo il suo impegno e la sua passione gli vorremmo chiedere come mai si è arrivati a questa situazione? di chi sono le responsabilità, che è successo? Di certo Michele Traversa, essendo solo il presidente onorario, non avrà responsabilità, ma di certo ci potrà dire cosa è successo, si tratta solo di ritardi? Si sino iniziati i lavori manutenzione o c'è altro? Naturalmente queste domande le rivolgiamo soprattutto al presidente della provincia nonché sindaco di Catanzaro. Sergio Abramo. I lavori di manutenzione è necessario iniziali, farli seriamente e portarli al termine al più presto. Tutti ricordiamo gli incendi spaventosi che in questi anni hanno riguardato lo stesso parco e l'anno scorso la pineta di Siano. Facciamo il possibile affinché questa estate non dobbiamo sentirci responsabili di altri incendi devastanti. Nessuno ce lo perdinerebbe, ad iniziare dai cervi, dai daini, dai gufi, dai pappagalli che vivono nel parco a volte in gabbie sporche e abbandonate".
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