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Medicina all’Università di Catanzaro, la salvaguardia passa dall’integrazione ospedaliera

La politica cittadina teme il rischio “doppione” all’Unical. La nascita dell’Azienda unica potrebbe blindare la Facoltà Umg accrescendo la risposta sanitaria e potenziando le specializzazioni

È probabilmente prematuro se non, addirittura, superfluo cercare un’ancora di salvezza per l’Umg nella vicenda legata alla possibile attivazione di una seconda Facoltà di medicina e chirurgia all’Unical. Il rettore stesso, Giovambattista De Sarro, ha detto a chiare lettere che si tratta di una realtà ormai consolidata, con 45 anni di storia nel settore, con un bagaglio di esperienza formativa e scientifica. In sostanza, è stato il suo ragionamento, è difficile che l’Unical possa scalzare l’ateneo catanzarese dalla posizione costruita in mezzo secolo di attività. E, piuttosto, ha rilanciato sulla necessità di garantire risorse per il potenziamento tecnologico ma anche per avere più borse di studio per le Scuole di specializzazione medica.
Ma accanto a queste rassicurazioni sul fronte accademico, è chiaro che in ogni caso la politica cittadina non possa restare con le mani in mano. Già l’anno scorso era stato lanciato un possibile allarme sulle strategie dell’ateneo cosentino, che avrebbero potuto portare alla creazione di un doppione di Medicina, dopo l’attivazione del corso di laurea interateneo, con l’Umg, in Medicina e Tecnologie digitali.

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