Una sparatoria è avvenuta in serata a Catanzaro, nel quartiere di viale Isonzo, non lontano dal luogo della tragedia che la scorsa notte ha fatto registrare la morte di tre fratelli per un rogo divampato nella loro abitazione. Secondo le informazioni che trapelano, la sparatoria è avvenuta nei pressi di un distributore di benzina e avrebbe coinvolto esponenti della comunità rom che, in maniera stanziale, vivono nel quartiere. Oltre dieci i colpi esplosi. I primi accertamenti avrebbero permesso di accertare tre feriti, di cui due sono in questo momento sottoposti a intervento chirurgico, ma sono in corso ulteriori indagini dal momento che subito dopo il fatto la gente presente si è dileguata. Sono stati attimi di grande terrore, come raccontato da alcuni testimoni che si trovavano in zona in quel momento. Sono gli agenti della Squadra Mobile a portare avanti le indagini. I poliziotti hanno effettuato i rilievi del caso per ricostruire l’accaduto e sono al lavoro per mantenere l’ordine pubblico dopo le scene di rabbia che si sono verificate sul luogo della sparatoria.
Fsp, "Governo garantisca sicurezza"
«Nemmeno la tragedia della scorsa notte, con la morte di tre fratelli, ha fermato la violenza della criminalità organizzata nei quartieri a Sud di Catanzaro. Occorre, come chiediamo da sempre, fornire risposte concrete in termini di sicurezza e legalità in una zona del capoluogo di regione esposta fortemente». Lo afferma il segretario nazionale del Sindacato Fsp Polizia di Stato Giuseppe Brugnano, in relazione alla sparatoria avvenuta questa sera a viale Isonzo, non lontano da località Pistoia dove la scorsa notte sono morti tre fratelli nel rogo di un appartamento. «Conosciamo tutti le difficoltà che esistono in quei quartieri - ha aggiunto Brugnano - ma non sono mai stati compiuti interventi adeguati, oltre al lavoro encomiabile della Forze di Polizia impegnate nel tentare di garantire la sicurezza del quartiere. L’appello che rivolgiamo al nuovo Governo è quello di affrontare in maniera concreta queste emergenze sociali, garantendo un potenziamento dell’apparato sicurezza istituendo, ad esempio, una sede del Reparto Mobile della Polizia proprio a Catanzaro. L’intera città non può subire inerme la violenza di pochi criminali».