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La tragedia di Catanzaro: mamma Rita e la figlia di 10 anni in gravissime condizioni. Esclusa la fuga di gas

Non dovrebbe essere una fuga di gas la causa dell'incendio di questa notte nella palazzina di edilizia popolare in via Caduti 16 marzo 1978 a Catanzaro, che ha provocato la morte di tre fratelli di 12, 15 e 22 anni (Mattia Carlo, Aldo Pio e Saverio Corasoniti affetto da autismo) mentre sono gravissime le condizioni del padre, della madre e di due altri figli della coppia. La Procura di Catanzaro ha intanto aperto un fascicolo di indagine per omicidio e disastro colposo contro ignoti, un atto dovuto per eseguire i primi accertamenti tecnici, ma le prime indagini di Vigili del Fuoco e dei Carabinieri hanno evidenziato che l'incendio dovrebbe essere di natura accidentale. I superstiti del rogo che ha causato la morte dei tre fratelli sono stati soccorsi sul balcone della loro abitazione dai Vigili del Fuoco che li hanno recuperati con le autoscale. Secondo quanto riferito da un testimone, qualcuno di loro stava per lanciarsi nel vuoto per scampare alle fiamme. I vigili hanno usato i teloni di protezione per evitare che cadessero. Due delle vittime sono state trovate nella stanza che porta al balcone, un’altra nel bagno dell’appartamento. L’intossicazione da fumo, secondo una prima ipotesi investigativa, potrebbe aver fatto loro perdere i sensi impedendone la fuga.

E’ stata trasportata al Centro grandi ustionati del Policlinico di Bari diretto dal prof. Giuseppe Giudice la donna di Catanzaro, Rita Mazzei, ferita nel corso dell’incendio. Secondo quanto si apprende, la donna ha riportato ustioni profonde sul 40% del corpo, ed è intubata perché ha inalato molto fumo ed è attualmente in prognosi riservata. Il marito della donna Vitaliano Corasoniti e un altro figlio sono stati ricoverati a Catanzaro, la bimba più piccola è a Napoli con ustioni sul 60% del corpo ed è in condizioni gravi.

Le parole dell'arcivescovo Maniago

L’Arcivescovo Claudio Maniago, ha appreso con grande dolore la notizia del drammatico incendio che si è sviluppato questa notte in un appartamento nel quartiere “Pistoia” a Catanzaro, colpendo una famiglia e causando morte e sofferenza. Pensando con commozione alle vite tragicamente spezzate dei tre giovani figli periti nell’incendio, assicura la preghiera per quanti sono scomparsi, per chi li piange e per i sopravvissuti che ancora lottano fra la vita e la morte. L’Arcivescovo con tutta comunità diocesana, si unisce al dolore dell’intera cittadinanza e implora dal Signore consolazione e forza per affrontare e superare questo terribile evento che scuote la coscienza di tutti.

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