Una fogna a cielo aperto e una discarica en plein air composta da materiale proveniente dal vicino campo rom; tutto concentrato all’interno del perimetro ospedaliero nei pressi del pronto soccorso e di altri locali annessi all’ospedale civile. Si tratta dell’ennesima segnalazione diffusa dalla sezione lametina di Italia Nostra e dall’associazione Malati cronici del lametino. Il milionesimo campanello d’allarme che i due sodalizi fanno risuonare per denunciare il degrado che caratterizza l’area ospedaliera di via Perugini. Una situazione che insiste e persiste da anni e che non è più tollerabile; non è più concepibile che il nosocomio cittadino sprofondi in tanta negligenza e bruttura anche sul piano del decoro e della pulizia dell’area che circonda la struttura sanitaria. Come se non bastasse l’inesorabile depotenziamento del presidio avvenuto negli anni a causa di una politica clientelare e miope che ha ridotto l’ospedale ad un casermone svuotato di senso. Ci manca anche la situazione borderline dell’area esterna! Sorveglianza, manutenzione, cura del verde; parole quasi astruse per quanto riguarda l’area che delimita il Giovanni Paolo II e gli altri edifici limitrofi; area che, da quanto segnalano le due associazioni, continua a rimanere una landa desolata. Addirittura, in qualche tratto più decentrato sembra proprio essere “terra di nessuno”. Infatti alcune zone del parcheggio nell’area davanti all’ingresso del nosocomio, sono invase da rifiuti anche ingombranti che arrivano dal confinante campo rom. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro