La strada provinciale 23 che collega Joppolo alla frazione Coccorino è nuovamente chiusa. A renderlo noto un’ordinanza provinciale con la quale è stata ufficialmente sospesa la circolazione, firmata dal responsabile alla viabilità Maria Giovanna Conocchiella che spiega come tale decisione sia stata assunta in seguito ad un sopralluogo dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Vibo Valentia che hanno riscontrato “la presenza di materiale inerte sulla sede stradale e la presenza di due grossi massi in condizioni di precaria stabilità posti al di sopra dei muri di sostegno e a circa dieci metri di altezza dal piano stradale”. “E così – afferma Giovanna Rodolico presidente dell’associazione “Noi per Joppolo” – ci ritroviamo punto e a capo. Chi lo avrebbe mai detto? Senza alcun preavviso, senza alcuna spiegazione, senza alcuna apparente motivazione, sera di sabato 12 novembre, le odiose barriere di cemento sono riapparse sulla Sp 23”. Non si capisce ancora cosa sia successo, visto che numerosi cittadini, tra cui anche la sottoscritta, hanno percorso questo tratto di strada diverse volte durante la giornata di sabato, fino a pochi minuti dalla chiusura, senza notare nulla che potesse giustificare un intervento così drastico e tempestivo. Possibile che siano bastati un po' di terriccio e del pietrisco sull’asfalto per indurre un provvedimento di tale portata?”. Dopo circa tre anni dall’inaugurazione e dall’apertura della Strada del Mare, la chiusura al traffico del tratto di carreggiata ha meravigliato un po' tutti compreso lo stesso sindaco Giuseppe Dato, all’oscuro della decisione della Provincia. “Ci si rende conto della gravità di ciò che sta succedendo – dichiara la Rodolico –, alla luce delle ingenti somme di denaro (parliamo di milioni di euro) spese per la messa in sicurezza della strada? Ci si rende conto che non si può trattare così una popolazione che ha già patito abbastanza e che ha lottato assiduamente per il ripristino della viabilità? Ci si rende conto che si è veramente superato ogni limite?” La Sp 23 è una strada a grande traffico, soprattutto durante la stagione estiva e, ancora, non sono stati ultimati tutti i lavori previsti dalla convenzione siglata nel 2019 da Comune di Joppolo, Regione Calabria e Anas che aveva in programma, la prossima settimana, di consegnare l’ultimo lotto degli interventi di messa in sicurezza operando ancora sul costone laterale. “Come associazione – afferma il presidente di “Noi per Joppolo” – non staremo certamente a guardare e, se tempestivo è stato il provvedimento di chiusura, ancora più tempestiva sarà la nostra risposta. Vogliamo chiarimenti, li vogliamo subito e, qualunque sia la motivazione, vogliamo soluzioni rapide. Con questo obiettivo chiediamo al sindaco di Joppolo un incontro con una nostra delegazione e vogliamo rammentare allo stesso che l’Anas ha ancora a disposizione un milione e mezzo di euro per ulteriori interventi e la provincia un milione di euro”. Adesso il traffico è stato deviato sulla viabilità limitrofa, l’ex “mulattiera”, la Sp 25.
Bartolo (Pd Vibo): "Rilanciare il progetto Strada del mare"
"La recente ordinanza di chiusura della SP 23 nel tratto Joppolo-Coccorino porta all'attenzione una vicenda già nota all'opinione pubblica. La strada di competenza della Provincia di Vibo Valentia, infatti, è stata già chiusa dal novembre 2017 al luglio 2019 causando gravi difficoltà alla mobilità, ai servizi e all'economia di questo territorio. È notizia di queste settimane, inoltre, l'imminente avvio dei lavori programmati da Anas per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza del versante roccioso, attraverso il posizionamento di barriere paramassi e reticoli metallici per stabilizzare la parete che si eleva sulla strada. Ciò premesso, credo sia utile fare un ragionamento su due momenti. Il primo, contingente, assicurando la realizzazione dell’intervento da parte di Anas in tempi celeri e garantendo agli utenti adeguata informazione sul percorso, a partire dal segnalare l’interruzione all’ingresso della SP23 sia all’altezza della frazione Panaia sia sul lato di Nicotera. Il secondo, di prospettiva, che riguarda la necessità di rilanciare, con i giusti accorgimenti, una soluzione infrastrutturale complessiva della costa vibonese, per sostenere il sistema turistico che si sviluppa da Nicotera a Pizzo e, insieme, migliorando la qualità della vita delle persone che qui vivono. Occorre preliminarmente fare una ricognizione per verificare la disponibilità delle risorse regionali previste nell’Accordo di Programma Quadro. È opportuno riprendere il percorso, già avviato dalla Regione Calabria con il Ministero dei Trasporti e l’Agenzia per la Coesione Territoriale, per utilizzare le risorse residue in modo efficace, rimodulando il progetto originario e adattarlo a condizioni più aderenti alla realtà. Prioritario in questo senso è un ulteriore impegno economico da parte della Regione per il completamento dell’intervento sul versante roccioso della SP23 e l’ammodernamento del percorso della SP22 Ricadi-Tropea. Le due strade provinciali unite alla ex SS522 andrebbero a formare una delle principali infrastrutture strategiche per la Provincia di Vibo Valentia, insieme al tratto dell’Autostrada A2, alla Strada Statale 18 e alla Trasversale delle Serre. In secondo luogo, è fondamentale assumere un’iniziativa affinché la gestione della strada passi di competenza all’Anas, rendendo certa e programmata un’attività di manutenzione e sicurezza che allo stato attuale ha carattere episodico. È vero, l’idea della strada del mare è conosciuta a queste latitudini per essere un’opera incompiuta con una storia ormai ventennale. Adesso, però, credo sia arrivato il momento di fare un passo nella direzione di ridefinire un indirizzo politico e selezionare obiettivi strategici, valorizzando le esigenze, i punti di forza e le ambizioni del territorio. Un percorso che, a mio avviso, merita di essere sostenuto e portato avanti, insieme a chi ha responsabilità istituzionali e politiche a livello comunale, provinciale e regionale, alle organizzazioni sindacali e di categoria, al contributo utile di associazioni e ai comitati civici".