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Vibo, polo ortofrutticolo in macerie. La bandiera del degrado sui mercati generali FOTO | VIDEO

La grande struttura di località Aeroporto chiusa dieci anni fa a causa di infiltrazioni d’acqua

Una vasta area abbandonata, tra i rovi e gli sterpi. Da lontano, nelle prime ore del mattino, si sentono solo i cani abbaiare e dentro si muovono indisturbati ratti e animali di ogni genere tra pozzanghere ed una piccola laguna che separa i due stabili. Uno scempio difficile persino da rappresentare nella sua crudezza.
Sono ridotti così i mercati generali della città capoluogo che sorgono in località Aeroporto. Da dieci anni ormai i commercianti – all’interno erano almeno venti le attività – sono stati costretti a dirottare altrove e lavorano in capannoni privati. Il pretesto per chiudere i cancelli erano state alcune segnalazioni di infiltrazione d’acqua dovute all’otturazione delle feritoie degli scarichi, ma da quel momento in poi nulla è avvenuto. Eppure i finanziamenti per ridare dignità a quell’area non mancherebbero, considerato che il Comune ha partecipato al Bando Periferie nel 2017, ottenendo per questa finalità oltre sei milioni di euro. Risorse che, al momento, non sono state spese anche se «un progetto esiste», spiegano alcuni commercianti che si sono ritrovati nella mattinata di ieri all’interno dei mercati generali. «Ce lo hanno pure fatto vedere, ma poi, sistematicamente, non accade nulla. Pare che debba essere vidimato».
La loro tenacia, nonostante i due lustri di chiusura della struttura, non è mai venuta meno: «Eravamo una ventina – chiariscono al cronista – oggi siamo rimasti in dieci, costretti a lavorare in capannoni di privati in condizioni difficili».

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