Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 26 Novembre 2024

Catanzaro, continuano gli incontri con i carabinieri nelle parrocchie sul fenomeno delle truffe agli anziani

 
 
 

Continuano nel capoluogo regionale e in tutta la provincia di Catanzaro gli incontri organizzati dall’Arma dei Carabinieri per sensibilizzare la cittadinanza – in particolare gli anziani – sul problema delle truffe. Sono state ricordate le misure da adottare per prevenirle e cosa fare nel caso si venga avvicinati da qualche malintenzionato. Negli incontri vengono ricordati quali siano i principali metodi utilizzati dai truffatori per circuire le vittime e quali comportamenti adottare per evitare di rimanere coinvolti in simili fatti e viene anche ricordata l’importanza della collaborazione da parte dell’intera cittadinanza, non solo nelle persone potenzialmente a rischio, nel segnalare prontamente al numero di emergenza 112 ogni potenziale situazione sospetta. Il focus è infatti "non fidatevi delle apparenze" e "non aprite la porta agli sconosciuti", prendendo spunto anche da casi realmente accaduti in cui i malviventi si sono presentati come tecnici della rete idrica o addirittura come Carabinieri. I militari dell’Arma hanno fortemente insistito su questi aspetti, invitando gli anziani a non aprire a sconosciuti rimanendo chiusi in casa e a diffidare anche delle telefonate ricevute da parte di sedicenti carabinieri o appartenenti ad altre Forze di Polizia che avvisano di fatti gravi avvenuti a familiari, per i quali è necessaria una somma di denaro in contanti; i Carabinieri non ritirano denaro e preziosi. In tutti questi casi bisogna rimanere calmi e contattare immediatamente il numero di emergenza 112. Numerose persone hanno partecipato attivamente agli incontri chiedendo chiarimenti e raccontando anche episodi di raggiri e di tentativi di truffa personalmente vissuti. Alla data odierna già diversi sono stati gli incontri tenuti in chiese e comunità parrocchiali di tutta la provincia ove i Comandanti di Stazione, grazie alla collaborazione con le Diocesi e le comunità parrocchiali, hanno potuto parlare direttamente con la popolazione.

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