L'uso delle intercettazioni ambientali, telefoniche e telematiche per scardinare la rete dello spaccio di droga a Lamezia. Il deus ex machina dell'organizzazione bloccata ieri notte dalla guardia di Finanza, nell'ambito dell'operazione Svevia, è Giorgio Galiano, classe 1954.
La "delega operativa" al figlio Antonio
Galiano è accusato di essere "capo, finanziatore, organizzatore del traffico e dello spaccio dello stupefacente". Il 69enne, che avrebbe "dettato direttive ai suoi figli Antonio e Angelo (cl. 90), assicurava i rapporti con i fornitori, partecipava alle operazioni di "taglio" fornendo anche indicazioni di carattere tecnico su come confezionare la droga". Galiano, inoltre" avrebbe conferito una sorta di "delega operativa" al figlio Antonio in ragione della sua carcerazione, in quanto condannato in via definitiva nell'ambito dell'operazione Perseo in quanto ritenuto partecipe della cosca di 'ndrangheta denominata Giampà di Lamezia Terme, con un ruolo attivo nel campo delle estorsioni nonché per aver offerto agli altri affiliati, fornendo supporti logistici in occasione di azioni omicidiarie ai danni della cosca avversaria "Cerra-Torcasio-Gualtieri" mettendo a disposizione locali nella sua disponibilità".
I soprannomi...
Grazie alle intercettazioni e alle telecamere installate in via degli Svevi, gli investigatori hanno individuato frequenti soprannomi con cui gli interlocutori erano soliti appellarsi: Antonio Perri, "cocciolivo" Antonio Giampà, "Tony-Tony" Sandro Bevilacqua, "Sasà" Daniele Amato, "Pinuzzo" Pietro Giovanni D'Agostino, "Giampiero"
Tutto nasce nell'autunno del 2016 con due arresti per droga
Lo ha confermato lo stesso Gratteri in conferenza stampa. L'operazione odierna nasce da due arresti eseguiti nel 2016: Antonio Galiano e Luigi Vescio vengono fermati nel territorio di San Mango d'Aquino in autostrada (direzione Lamezia): a bordo di un Audi A3 i due avevano 10 chili di hashish. La droga, come è emerso dalle indagini, è stata consegnata loro da Angelo Lupparelli (classe 1978 di Roma.
La droga non solo da San Luca e Rosarno, ma anche da Roma
L'organizzazione lametina dedita allo spaccio di stupefacenti aveva come canale diretto per l'approvvigionamento la zona ionica del Reggino e in particolar modo San Luca, ma come detto in precedenza a fornire supporto erano anche i Lupparelli di Roma: "Angelo, Yuri e Maurizio Lupparrelli operativi nel settore dello spaccio di stupefacenti della capitale" erano "fornitori di cocaina e hashish garantendo all'organizzazione di Galiano lo stabile approvvigionamento di narcotico, in tal modo consentendo la sopravvivenza e il florido sviluppo dei traffici illeciti".
L'uso delle armi
Non solo droga. Gli investigatori hanno evidenziato la pericolosità dell’organizzazione, che tra l’altro era armata fino ai denti, al punto che i sequestri hanno riguardato oltre 650 munizioni di vario calibro per armi da fuoco e da guerra. Nel novembre del 2016, infatti, in un fabbricato in costruzione gli inquirenti trovarono armi e 682 munizioni di vario calibro. "Il traffico di stupefacenti - come emerge dall'ordinanza - non era l'unico ambito criminale nel quale gli esponenti del sodalizio facente capo ai Galiano cercavano di imporsi giacché sono emersi a carico di alcuni indagati elementi di reità in materia di armi, a testimoniare come il gruppo potesse vantare sulla disponibilità di un significativo "arsenale" di armamenti di diverso potenziale".
Il fulcro dell'indagine: i quartieri Capizzaglie e Ciampa di Cavallo e il ruolo dei rom
"Ci sono delle aree a Lamezia Terme particolarmente problematiche – ha sottolineato il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla in conferenza stampa - e l'organizzazione oggetto della misura cautelare odierna aveva la propria base operativa nel quartiere Capizzaglie, ma aveva alle proprie dipendenze tutta una rete di soggetti che sono stati accertati essere operativi, sempre a livello indiziario, nell'ambito dell'organizzazione che hanno la loro sede nel quartiere tradizionale dei rom Ciampa di cavallo. Noi ci troviamo a dover operare in un contesto in cui c'è una interazione tra soggetti che fanno riferimento a organizzazioni criminali “tradizionali” del territorio di Lamezia, il vertice dell'organizzazione è già stato condannato in passato per 416 bis, e soggetti che operano sul territorio in modo diffuso e fanno riferimento agli insediamenti tradizionali dei quartieri rom di Lamezia". “La particolarità di questa organizzazione – ha aggiunto Capomolla - è quella che, nell'ambito dell'attività di spaccio, è stato accertato il coinvolgimento di soggetti minorenni. Per questa ragione, nel corso dell'attività d'indagine c'è stata una strettissima attività di coordinamento, oltre che con la Procura di Lamezia Terme, anche con la Procura della Repubblica di minorenni. Questa esigenza di coordinamento quando si fanno indagini legate alle attività tradizionali della criminalità organizzata è assolutamente essenziale anche per interventi che vanno al di là del mero piano giudiziario".
Arresti in carcere
- AMATO Damiano, Lamezia, 19.1.1982
- AMATO Daniele, Lamezia Terme, 5.11.1992
- AMMENDOLA Giuseppe, Lamezia Terme, 21.02.1983
- BERLINGERI Alessandro, Lamezia Terme, 18.04-1993
- BERLINGERI Fabrizio, Lamezia Terme, 26.04.1988
- BEVILACQUA Sandro, Lamezia Terme, 29.02.1984
- BOCA Tommaso, Lamezia Terme, 04.08.1990
- BUTRUCE Caterina, Lamezia Terme, 01.10.1969
- CAPPELLANO Bruno, Catanzaro, 10.10.1968
- CURCIO Maria Giovanna, Lamezia, 21.09.1989
- D'AGOSTINO Pietro Giovanni, Lamezia, 16.09.1982
- D'AGOSTINNO Salvatore, Lamezia, 29.09.1987
- FRANCESCHI Angela, Lamezia, 11.08.1987
- GALIANO Angelo, Lamezia, 9.10.1989
- GALIANO Angelo, Lamezia, 31.01.1990
- GALIANO ANTONIO, Lamezia Terme, 18.7.1978
- GALIANO Giorgio, Nicastro, 10.10.1954
- GALLUZZI Francesco, Lamezia, 7.11.1992
- GIAMPA' Antonio, Lamezia, 19.05.1972
- GIGLIOTTI Pasquale, Lamezia, 16.08.1981
- HOL ZAUSEN Hans Georg, Lamezia, 11.12.1995
- IANNELLI Pasquale, Sambiase, 5.01.1961
- LICARI Salvatore Andrea, Soverato, 08.04.1990
- LUPPARELLI Angelo, Roma, 04.02.1978
- LUPPARELLI Maurizio, Roma, 11.10.1983
- LUPPARELLI Yuri, Roma, 02.03.1989
- MAURO Antonio, Lamezia, 09.06.1990
- MURACA Andrea, Lamezia, 01.11.1979
- MURACA Francesco, Lamezia, 01.11.1979
- ONORATO Battista, Lamezia, 11.07.1983
- PALERMO Antonio, Lamezia, 28.03.2000
- PARADISO Gianluca, Lamezia, 16.06.1996
- PERRI Antonio, Lamezia, 12.01.1987
- PERRI Marco, Lamezia, 26.03.1994
- SACCO Carlo, Lamezia, 02.02.1996
- SACCO Flippo, Lamezia, 07.01.1991
- SCALISE Raffaele, Lamezia, 01.01.1977
- TORCASIO Eugenio, Lamezia, 04.08.1989
- TORCASIO Ugo, Nicastro, 12.07.1957
- VENTURA Antonio, Lamezia, 07.12.1984
Arresti domiciliari
- ARCURI Alessandra, Lamezia Terme, 12.03. 1998
- BERLINGERI Armando, Reggio Calabria, 2.11.1969
- BERLINGERI Gabriella, Lamezia Teme, 05.11. 1975
- COSENTINO Marco, Lamezia Terme, 28.06.1988
- IANNELLI Salvatore, Soveria Mannelli, 31.07.1999
- IANNELLI Vincenzo, Springvale (Australia), 31.05.1970
Obbligo di presentazione
- CRISTIANO Vincenzo, Soveria Mannelli, 30.03.1994
- DE VITO Valcntina, Lamezia, 03.04.1988
- METE Pasquale, Lamezia, 22.10.1976
Indagati
- IANNELLI Sumuel, Soveria Mannelli, 15.11.1999
- Munizza Pierrosario, Lamezia Terme, 17.05.1975
- MURRONE Massimiliano, Crosia, 01.01.1977
- SAURO Giuseppe, Lamezia, 11.04.1981
- VASILE Giuseppe Samuele, Lamezia, 05.08.1985
- VESCIO Luigi, Lamezia, 23.03.1983