Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella questa mattina è stato a Crotone per rendere omaggio alle vittime del naufragio nelle acque dell’imbarcazione sulla quale viaggiava un gruppo di migranti avvenuto domenica mattina nelle acque antistanti Steccato di Cutro.
68 morti e 44 vittime identificate
Sono 54 le vittime identificate del naufragio di domenica scorsa davanti la spiaggia di Cutro. A comunicarlo, in una nota, è la Prefettura di Crotone. Quarantotto delle persone decedute sono di nazionalità afgana, tre sono pakistani, uno siriano, uno palestinese ed uno tunisino.
Il naufragio del natante partito dalla Turchia ha provocato la morte accertata, al momento, di 68 persone tra cui anche donne e bambini. E’ stato, infatti, recuperato nel pomeriggio il corpo della 68esima vittima. Si tratta di un uomo di età compresa tra 30 e 40 anni. Questa mattina, intanto, un gruppo di parenti delle vittime ha raggiunto la spiaggia dove è avvenuto il disastro, per cercare gli effetti personali dei congiunti.
L'arrivo di Mattarella
Il Capo dello Stato, che è atterrato all’aeroporto Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, ha raggiunto in auto l’ospedale San Giovanni di Dio dove sono ricoverate 15 persone, i superstiti del naufragio. Il presidente accolto all’arrivo da alcuni applausi all’ingresso del nosocomio è stato accolto dal Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone Simona Carbone e dal direttore sanitario Lucio Cosentino che lo hanno accompagnato nei reparti.
Mattarella si è recato al Palamilone, la struttura sportiva già gremita di persone, dove sono state sistemate le bare e dove sta incontrando i parenti rendendo omaggio alle vittime della tragedia. Il presidente è stato accolto dal sindaco di Crotone Voce, dall'arcivescovo Panzetta, dal presidente della Regione Calabria, Occhiuto, dal sindaco di Cutro Ceraso e dal presidente della Provincia Ferrari.
Poi, il capo dello Stato, che ha garantito massimo sostegno ai profughi, si è trattenuto in raccoglimento davanti alle bare raccolte nella camera ardente che è stata organizzata a Crotone.
Mattarella dona giochi ai bambini sopravvissuti
L’arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ospedale di Crotone, dove sono ricoverati 15 superstiti del naufragio di domenica scorsa nelle acque dello Ionio crotonese, tra cui alcuni bambini, è stato preceduto da alcuni pacchi contenenti giocattoli fatti consegnare dal presidente Mattarella ai piccoli degenti superstiti che si trovano nel reparto di pediatria . Davanti all’atrio del nosocomio tra operatori e degenti in tanti hanno applaudito il presidente, che è apparso particolarmente commosso. I doni ai piccoli superstiti del presidente Mattarella erano di vario tipo, soprattutto peluche, pianole e piccoli robot telecomandati. Il capo dello Stato si è anche intrattenuto nel palazzetto con i familiari.
Il ringraziamento ai sanitari
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è apparso particolarmente commosso a medici e operatori dell’ospedale di Crotone, che il Capo dello Stato ha ringraziato per il loro lavoro. Mattarella ha visitato i reparti di pediatria dell’ospedale, dove sono ricoverati quattro bambini superstiti del naufragio del barcone di migranti, e di medicina, in cui si trovano gli altri degenti scampati alla tragedia di domenica scorsa. Il Capo dello Stato, nel corso della visita, è stato accompagnato dal Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale, Simona Carbone, e dal direttore sanitario, Lucio Cosentino. Il presidente si è informato delle condizioni dei ricoverati e, secondo quanto ha riferito la commissaria Carbone, «ha ringraziato i sanitari e tutto il personale per quello che è stato fatto e che si sta facendo per l'assistenza ai superstiti».
"Presidente non ci abbandoni"
«Presidente non ci abbandoni». E' l'invocazione rivolta dalla folla al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’uscita dall’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Il Capo dello Stato si è limitato ad un saluto ed è salito sull'auto in direzione del poco distante Palamilone, dove è stata allestita la camera ardente con le bare delle vittime della tragedia.
"Vogliamo verità e giustizia"
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lasciato il Palamilone di Crotone salutato dagli applausi dei cittadini. «Presidente vogliamo giustizia e verità», gli hanno gridato alcuni. Tanti gli applausi tributati al capo dello Stato che non ha rilasciato dichiarazioni.
"Presidente ci aiuti a rimpatriare le salme"
«Presidente ci aiuti, ci aiuti a rimpatriare le salme». Sergio Mattarella ha incontrato le famiglie delle vittime del naufragio di domenica a Crotone ed ha ricevuto da loro una richiesta di aiuto. Il presidente della Repubblica si è intrattenuto quasi mezz'ora nella camera ardente dei 67 migranti morti nelle acque del mar Ionio, prima si è raccolto in silenzio davante alle bare, poi ha parlato con i parenti giunti in Calabria: da loro la richiesta di aiuto per i sopravvissuti e soprattutto un aiuto per poter riportare in patria le salme.
Occhiuto: "grazie Mattarella, vicinanza Stato importante"
“In momenti drammatici come quelli che stiamo vivendo in questi giorni è importante sentire, anche in Calabria, la vicinanza dello Stato. Le comunità di Cutro, di Crotone, e tutta la Regione ringraziano il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”. Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
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