Partecipata e sentita fiaccolata, ieri a Dasà, in ricordo del piccolo Giuseppe Bruni, morto sabato mattina presto al pronto soccorso di Vibo per una forte febbre (persistente da almeno due giorni, visto che giovedì era all’asilo). Si attende l’esito dell’autopsia, eseguita ieri a Catanzaro e dei funerali, questo pomeriggio alle 16:00, dopo l’accoglienza 15:00 della piccola salma, a largo San Giovanni. L’iniziativa è stata voluta dall’associazione culturale, presieduta da Francesco Romanò, dall’amministrazione comunale, capitanata da Raffaele Scaturchio, e dalla parrocchia, guidata da don Bernardino Comerci ed è stata pensata, ha detto nel finale il sacerdote: «come momento per dimostrare la vicinanza e l’abbraccio alla famiglia e l’unità della comunità nella gioia e nel dolore e per dire che domani sarà la festa di nozze di Giuseppe, insieme agli angeli in paradiso, perché lui è nato in cielo». Il corteo si è mosso ordinato e silenzioso da largo San Giovanni. Davanti a tutti gli amichetti, con tanti striscioni. Poi i genitori e i fratellini, i parenti, il sindaco, e il parroco. Passando per località “l’arco”, dove si svolge la “’Ncrinata” e attraversando alcune stradine interne, la manifestazione di cordoglio è giunta alla chiesa della Consolazione, luogo simbolo della fede dasaese, dove si è recitata una preghiera di affidamento alla tanto amata Madonna della Consolazione e alla fine, durante un “Padre Nostro”, i bimbi hanno lanciato in aria dei palloncini bianchi, simbolo di candore e purezza ad accompagnare l’angioletto Giuseppe verso quei giardini verdi del cielo citati da don Bernardino.