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Catanzaro, gli “strani” ribassi nelle gare del Pugliese

Il sistema delle proroghe per evitare gli appalti e il ruolo dei rappresentanti delle società. Capitolati tecnici e griglie di valutazione sarebbero state preparate dalle stesse ditte private

Ribassi quantomeno anomali di appena un euro oppure contratti che duravano per anni, proroga dopo proroga. Così, almeno in passato, sarebbero avvenute le forniture di materiali elettro medicali per i reparti dell'ospedale Pugliese. Nelle scorse settimane medici, infermieri e personale amministrativo hanno ricevuto la visita della Guardia di Finanza e dei carabinieri del Nas. Un decreto di perquisizione e sequestro vergato dal procuratore aggiunto Giulia Pantano e dal sostituto Domenico Assumma in cui si contestano gravi ipotesi di reato dalla truffa alla corruzione, dalla concussione al peculato per finire alla turbativa d'asta. Le indagini sono in corso e proseguono nel massimo riserbo. Non è la prima volta però che la gestione del Pugliese finisce nel mirino degli inquirenti. Da almeno tre anni infatti le fiamme gialle hanno acceso i riflettori sulle gare per l'acquisto delle strumentazioni mediche. Da quando cioè negli uffici della Finanza non si è presentato un ex manager dell'ospedale catanzarese. Agli investigatori della Gdf ha raccontato i suoi sospetti sull'ingombrante presenza nei reparti del nosocomio dei rappresentanti delle ditte. In pratica, sarebbe avvenuto che proprio gli agenti delle imprese concorrenti avrebbero predisposto capitolati tecnici e griglie di valutazione che venivano consegnati ai primari deputati a redigere la documentazione di gara. In questo modo avrebbero assicurato l'aggiudicazione delle forniture alla società per la quale lavoravano. C'è un particolare che aveva fatto da subito insospettire il manager: aveva riscontrato dei ribassi anomali. Per esempio era emerso che a fronte di una base d'asta di un lotto pari a 4mila euro, l’unica ditta partecipante si era aggiudicata un lotto con un ribasso di appena un euro. La stessa identica società aveva partecipato sempre come unico operatore a un secondo lotto della stessa gara e anche in quel caso si era aggiudicata la fornitura con un ribasso di un euro. Anche altri due lotti sarebbero stati aggiudicati con un ribasso minimale a due imprese risultate le uniche partecipanti. Nelle sue denunce il manager aveva anche evidenziato come nell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio non si facessero le gare ma che si ricorresse sistematicamente alla proroga dei contratti già in essere. Insomma l'ex manager aveva ritenuto che vi fosse troppo potere nelle mani dei singoli primari. Aveva quindi disposto che i capitolati di gara venissero redatti da più persone così come anche l'effettuazione delle verifiche di congruità delle offerte ricevute.

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