Ha emozionato gli spettatori già al suo ingresso in sala sfilando con l’uniforme tradizionale del 1841, la Banda della Città Metropolitana di Reggio Calabria che a Catanzaro nel prestigioso auditorium del Pontificio Seminario San Pio X si è esibita nello splendido concerto “Metànoia”, titolo che, tratto dal greco, vuole indicare un profondo mutamento nel modo di pensare, di sentire, di giudicare le cose.
Organizzatori dell’evento l’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, la delegazione del Fai di Catanzaro e la Reale Accademia Filarmonica di Gerace. Inserito nell’ambito del Por Calabria 2014-2020 e del progetto cofinanziato dalla Regione Calabria per la valorizzazione culturale del territorio, lo spettacolo ha avuto un immediato impatto visivo grazie, appunto, al glamour della divisa dei concertisti risalente all’anno in cui un decreto reale che regolamentava le uniformi delle bande musicali le equiparava a quelle delle guardie urbane (da cui deriva il carattere militaresco dell’ensemble).
Magistralmente diretta dal Maestro Liliya Byelvera, professionale ed elegantissima nella sua divisa, la banda ha toccato gli animi degli spettatori con l’esecuzione di brani di Chopin, von Suppe, Schubert, Rachmaninov, Puccini, Tchaikovsky, Dachkevich, Dunayevsky, Offenbach e Strauss, in un crescendo di emozioni che ha entusiasmato la platea. Gli spettatori hanno scandito il ritmo del can can battendo le mani fino a quando tutti in piedi hanno cantato l’Inno di Mameli. La formazione, voluta dal presidente dell’Accademia Filarmonica di Gerace e presentatore della serata, Giacomo Oliva, si compone di 33 elementi tra studenti di conservatorio, diplomati e professori di strumento provenienti da tutta l’area metropolitana di Reggio, di Catanzaro e del cosentino.
La Banda si è esibita in varie occasioni e sedi importanti, in diverse cerimonie istituzionali e alla Rai. Ha anche vinto il bando regionale per la valorizzazione dei Beni culturali dal titolo “Alla riscoperta dell’identità culturale” con il progetto, nel 2018, dal titolo “Metànoia”. In sala la senatrice Silvia Vono, che ha invitato la banda ad esibirsi al Senato, e le delegate regionale e provinciale del Fai, Anna Lia Paravati e Gloria Samà. Invitate sul palco, tutte hanno posto l’accento sull’importanza di recuperare e valorizzare le tradizioni artistiche e culturali della Calabria, divulgandole e dimostrando come in Calabria non vi sia solo ’ndrangheta, ma realtà eccellenti che suscitano ammirazione, degne di essere “esportate” per modificare in positivo l’immagine del territorio.