Nulla è come sembra nella mostra “Bertozzi & Casoni, Terra!” inaugurata al museo Marca di Catanzaro diretto da Rocco Guglielmo e orientato alla valorizzazione e divulgazione dei linguaggi contemporanei.
Visitabile fino a mercoledì 20 novembre 2019, la mostra sorprende per l’audace scelta di esibire oggetti di assoluta quotidianità - avanzi di banchetti, rifiuti, lattine, rimasugli, pattumiere - usurati dalla normalità che, sapientemente smembrati e riassemblati, compongono le insolite nature morte tutte realizzate, in modo quasi fotografico per la perfezione tecnica della riproduzione, nella ceramica policroma che le hanno rese celebri.
Trenta opere di diversi formati, realizzate dai due tra i più importanti e riconosciuti maestri della scultura ceramica contemporanea, Giampaolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni, compongono la prima personale del duo in terra calabrese, organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall'Amministrazione Provinciale di Catanzaro e curata da Michele Bonuomo, che hanno illustrato i molteplici significati delle installazioni supportati dall’attenta analisi del direttore di Palazzo Reale e dei musei scientifici di Milano, Domenico Piraina, componente del Comitato scientifico del Marca.
Eccellenze italiane, conosciuti in tutto il mondo per la grande abilità nel lavorare la ceramica, Bertozzi e Casoni approdano al Marca con opere di diverse dimensioni, quasi tutte di recente lavorazione, alcune delle quali realizzate appositamente per l’occasione.
«Trenta capolavori, manufatti raffinati, attraenti, di una bellezza e di una perfezione inequivocabili» ha osservato Rocco Guglielmo, spiegando che «attraverso la sperimentazione del potenziale estetico della ceramica, perfettamente manipolata nella forma e valorizzata dal colore, queste opere esaltano l’essenza di ciò che in origine è comune materia, persuadendoci a guardare alla terra dal suo lato più intimo personale. Terra! È un evento senza parole per riflettere sul mistero di ciò che ci attende, una mostra visionaria, provocatoria, una grande occasione che arricchisce la proposta culturale nella nostra città».
Piraina è entrato nel dettaglio della poetica delle opere esposte al Marca che affronta alcuni temi cari ai due artisti, primo fra tutti quello del cibo in tutte le sue declinazioni Un ideale collegamento con il territorio è dato dal fatto che esiste una tradizione di arte della ceramica in Calabria che affonda le proprie radici nella Magna Grecia, quell’arte ceramica che Bertozzi & Casoni hanno saputo reinterpretare all’interno del panorama dell’arte contemporanea: la ceramica policroma, infatti, costituisce il loro medium privilegiato per garantire una riproduzione che il più delle volte supera la realtà, mentre l’immaginario pesca nel quotidiano, tra oggetti che vengono recuperati giusto nel momento in cui diventano scarti, rifiuti, con evidente riferimento alla società dei consumi.
«In oltre trent’anni di lavoro e sperimentazioni a tutto campo, nel loro “opificio” imolese, hanno messo a punto una delle lezioni più originali e complesse della scultura contemporanea – spiega Bonuomo - una maestria tecnica ed espressiva che, senza mai essere virtuosismo fine a se stesso, ha dello stupefacente: una magia esecutiva messa a disposizione della lingua della ceramica».
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