Per mesi sono stati solo sussurrati i nomi dei possibili candidati alla carica di Sindaco a Strongoli che torna alle urne dopo il polverone prodotto dall’operazione Stige; il quadro, ora, è nettamente più nitido con qualche conferma e alcune novità. Tre, ad oggi, sono i candidati in lizza e tra loro spunta l’ex sindaco, Amedeo Codispoti; sostenuto dai Demokratici, Codispoti cerca la sua rivalsa, dopo la sentenza favorevole del Tar che nel 2017 ha riconosciuto le sue ragioni contro il decreto di scioglimento del consiglio che pose fine alla sua amministrazione, otto anni prima. In campo, viene dato, Sergio Bruno, originario di Cava de Tirreni, maresciallo maggiore dei carabinieri, in forza al nucleo comando provinciale di Crotone. Bruno, da qualche anno, guida la Pro Loco di Strongoli, e oltre ad aver rilanciato l’associazione di promozione turistica, è riuscito nell’impresa di mettere insieme il mondo dell’associazionismo locale con la consulta da lui promossa e presieduta. Bruno, che punterebbe a formare una lista attingendo al movimento civico che si è coagulato attorno alla sua figura, curiosamente, si potrebbe trovare di fronte, l’ex presidente della Pro Loco di Strongoli; il prof. Saverio Romano, si lancia nella sfida contando sul supporto delle forze politiche di centro destra. Attendista, per ora, il Pd di Strongoli; il segretario Salvatore Codispoti, pare propenso a rinunciare ad esprimere un candidato sindaco preferendo avviare degli incontri interlocutori con le forze in campo per decidere a quale programma dare il sostegno del partito.