Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 07 Maggio 2024

Pizzo, fermento e voglia di riscatto in attesa di poter tornare alle urne

Holmo Marino
Francesco Scuticchio
Franco Procopio
Gennaro Muratore

La città ha voglia di rimettersi in gioco ed anche se resta ancora da sciogliere il nodo sulla proroga dei commissari, si inizia a respirare voglia di rinnovamento, o forse di riscatto. Del resto il Consiglio sciolto per infiltrazioni mafiose ha “macchiato” l’orgoglio di numerosi napitini. E nell’attesa dell’udienza del prossimo 20 ottobre per la trattazione di merito del ricorso proposto da alcuni ex assessori ed ex consiglieri, si cerca di guardare avanti, alle prossime amministrative. A Pizzo circolano già i primi nomi ed è partito il toto-sindaco. In sei sarebbero disposti a metterci la faccia: Franco Procopio, Sharon Fanello, Gennaro Muratore, Holmo Marino, Carmen Manduca e Renato Grillo. «Fa piacere leggere i nomi di chi vorrebbe gestire l'Ente – sostiene Francesco Scuticchio (Risveglio ideale) – e sono davvero felicissimo di constatare tanto interesse, a dispetto di chi dice che la politica a Pizzo è morta. Basti pensare che per 6 liste occorrono 78 candidati. Numeri importanti che lasciano pochi dubbi. Non resta che augurare un “in bocca a lupo” a tutti».

Gli aspiranti

Tra gli aspiranti alla carica di sindaco il primo a rompere gli indugi è Gennaro Muratore: «Sono pronto ad affrontare questa avventura e a spingermi sono state le tante persone che mi stimano e sanno che mi spenderei tantissimo per la città che amo. Stiamo allestendo la “squadra” che riteniamo all’altezza del compito. Sappiamo che le casse in rosso possono frenare ma puntiamo a sanarle attraverso le risorse che Pizzo ha, dal turismo, ai parcheggi, alla tassa di soggiorno sino ai beni monumentali; sicuramente briciole rispetto al debito ma vogliamo rendere una città vivibile per i pizzitani e accogliente per i turisti». Ha le idee chiare anche Franco Procopio. «Potrei essere pronto a candidarmi – sostiene – se c’è una squadra che voglia affrontare seriamente i problemi. Ci vogliono 13 “sindaci” perché occorre creare una sinergia con la cittadinanza e la sua parte sana. Pizzo ha il freno a mano sollevato per via della situazione finanziaria. Per risolvere i problemi serve coraggio, rompere gli equilibri con la malapolitica, quella dei compromessi. Io ne ho sempre preso le distanze e la mia storia lo dimostra (si dimise prima nella consiliatura Falcone e poi in quella Callipo ndc). Faccio un invito agli altri candidati: smettiamo di fare le prime donne, sediamoci ad un tavolo e decidiamo assieme». Non ha ancora sciolto le riserve Holmo Marino: «Mi hanno chiesto di rappresentare i partiti a Sinistra del Pd, compreso qualcuno che si è allontanato dall’area dem, nonché amici e conoscenti (e non solo di Sinistra). Lo considero un forte attestato di stima ma non ho ancora accettato. Del resto non è una decisione da prendere alla leggera. Mi sono preso del tempo: dietro non c’è paura ma la riflessione che merita la questione. Si tratta di un impegno serio».

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