Chiusa la campagna elettorale, la parola passa agli elettori catanzaresi chiamati a scegliere la nuova amministrazione comunale tra le sei proposte che troveranno nella scheda elettorale. Il primo dato certo di questa tornata di Amministrative, che potrebbe anche avere uno strascico nel ballottaggio il prossimo 26 giugno qualora nessuno dei candidati superasse il 50% dei voti, è che non ci sarà il sindaco uscente, Sergio Abramo. L’imprenditore prestato (per vent’anni) alla politica è infatti giunto al quarto mandato, uno dei più longevi tra i primi cittadini dei capoluoghi di regione assieme a quello di Palermo, Leoluca Orlando (che addirittura ne ha infilati cinque, anche se non consecutivi). Si chiude un’epoca, insomma, iniziata a fine anni ’90 e si dicono pronti ad aprirne un’altra i sei candidati alla carica di sindaco della città dei Tre Colli: Nino Campo, Francesco Di Lieto, Valerio Donato, Wanda Ferro, Nicola Fiorita e Antonello Talerico.
Le sei proposte
Ieri le ultime battute di una campagna elettorale tutto sommato dai toni soft: a parte qualche battibecco su singoli temi in occasione di incontri pubblici tra i candidati, le schermaglie sono state a distanza e poco incisive. I candidati hanno cercato di sedurre gli elettori puntando sull’esigenza di rinnovamento, in sostanziale discontinuità, chi più chi meno, con l’amministrazione uscente. Campo, 62 anni, esperto di marketing, consulente di direzione aziendale e saggista, è sostenuto da una lista civica, Catanzaro Oltre. È alla prima esperienza politica, con quella che vuole essere una candidatura di protesta, in netta alternativa alla politica che ha gestito la città nel tempo. Non ha infatti avuto dubbi nell’invitare i cittadini a dire «basta» puntando sulla sua proposta basata sul marketing territoriale e a linee di sviluppo fondate su grandi attrattori turistici, come il Ponte Morandi, la Fiumarella e il binomio mare-monti. Di Lieto, 56 anni, avvocato, è vicepresidente nazionale del Codacons e scende in campo con una lista sostenuta da Rifondazione comunista, Potere al popolo, Calabria resistente e solidale e Partito del sud, puntando su un progetto che vada incontro gli “ultimi” della città e a una gestione pubblica di tutti i servizi, a partire dalla riscossione tributaria e passando per i settori idrico, rifiuti e trasporti. Donato, 63 anni, è docente universitario ed è stato un esponente del Pd fino a poco più di un mese fa, quando ha deciso di lasciarlo bocciandone la gestione. Il suo progetto civico è sostenuto da dieci liste di ampia estrazione politica. oltre a gruppi civici anche forze di centrosinistra e centrodestra. È titolare delle cattedre di Diritto privato e Diritto commerciale alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Magna Græcia. Tra le proposte quella di un assessorato al Lavoro per stimolare l’occupazione giovanile con politiche attive; ma anche politiche energetiche e linee di sviluppo che guardino a startup e innovazione. Ferro, 54 anni, è deputata di Fratelli d’Italia dal 2018. La sua candidatura è sostenuta da una lista che racchiude esponenti di FdI e Coraggio Italia. Dal 1997 in politica, prima come consigliere e assessore comunale, dal 2008 al 2013 presidente della Provincia di cui sarà commissario fino al 2014, quando si candida alla presidenza della Regione arrivando seconda nella sfida con Mario Oliverio. Dal 2017 con FdI (dopo trascorsi in Msi, An e FI) di cui ora è parlamentare, è segretario della Commissione antimafia e componente della commissione Affari sociali. Fiorita, 53 anni, è sostenuto da cinque liste civiche di centrosinistra. Figlio di Franco Fiorita, che nel 1993 fu anche sindaco della città, è professore associato di Diritto canonico e Diritto ecclesiastico al dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria. Candidato sindaco anche alle scorse elezioni comunali, è arrivato terzo ricoprendo la carica di consigliere fino a gennaio 2020, dimettendosi dopo l’inchiesta Gettonopoli, dalla quale è uscito indenne con un’archiviazione, che ha messo sotto indagine gran parte dell’assise. L’idea di creare le comunità energetiche è tra le proposte caratterizzanti del programma assieme a una rivoluzione della mobilità cittadina basata su un’idea sostenibile di gestione del sistema metropolitano. Talerico, 44 anni, è avvocato e dal 2019 è presidente dell’Ordine provinciale; sostenuto da cinque liste dell’orbita di centrodestra è stato anche consigliere nazionale e presidente di sezione dell’Associazione italiana giovani avvocati (Aiga). Alle scorse elezioni regionali è stato candidato per Forza Italia nella circoscrizione Centro: primo dei non eletti con 6.718 voti, ha presentato ricorso contro l’elezione di Michele Comito e Valeria Fedele; i procedimenti sono attualmente alla fase di secondo grado. Lancia l’idea di un nuovo stadio che sia un attrattore anche di servizi e commercio, pensa a un porto in grado di unire la città con altre realtà del Mediterraneo per sviluppare un turismo di ampio respiro.
Lo scenario
Per il centrodestra è una tornata elettorale a ranghi divisi: le sue diverse anime si sono separate e sono presenti nelle coalizioni di Donato, Ferro e Talerico. Per il centrosinistra con Fiorita si tratta anche di un test per verificare la capacità di mantenere la ritrovata unità, anche con i 5 Stelle, dopo l’esperienza della consiliatura uscente nella quale l’area (almeno quella legata al Pd) è sparita dai radar. I candidati civici Campo e Di Lieto sono pronti però a dire la loro.
La scheda sul voto ed info utili
Sono 73.294 le elettrici e gli elettori catanzaresi chiamati domani alle urne : 38.503 donne, 34.791 gli uomini; in 358 (di cui 175 donne e 183 uomini) votano per la prima volta. I seggi sono 92: sei speciali, nove “volanti”, in strutture sanitarie con meno di 100 posti letto; 380 gli scrutatori impegnati, insieme a 92 presidenti e altrettanti segretari. Circa 100 dipendenti comunali cureranno i servizi richiesti dalla consultazione. Oggi dalle 9 alle 18, domani dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15, chi ha smarrito la tessera elettorale o esaurito i timbri sulla stessa potrà richiederne un duplicato nella sede centrale di via Iannoni e nella sede decentrata di via del Mare a Lido. I cittadini iscritti alle sezioni n° 60-61-62-63-91, nel quartiere Santa Maria, voteranno nel plesso scolastico di via Mons. Apa. Gli elettori della sezione 54 voteranno nella scuola media “San Michele”, in via San Michele 12, a Santa Maria. Cambio di sede anche per le sezioni 43 e 44, ora nel plesso del liceo classico Sirleto in piazza Duomo. L’ufficio elettorale comunale ha predisposto le misure per consentire ai soggetti positivi al Covid di votare. In due seggi “speciali” - uno della sezione n° 28 (ospedale Pugliese), l’altro della n° 92 (policlinico Mater Domini) - il personale medico raccoglierà il loro voto. Gli elettori in trattamento domiciliare o in isolamento, potranno richiedere di votare a casa inviando una richiesta con certificato medico e documenti all’indirizzo elettorale@comune.catanzaro.it o all’indirizzo Pec. Istituiti anche due seggi Covid nelle due strutture ospedaliere Oltre 73mila elettori nelle 92 sezioni cittadine