Schermaglie e trattative, a seconda dei punti di vista, caratterizzano la battaglia politica attorno alla presidenza del Consiglio Comunale. Giovedì prossimo il primo round di questa competizione tra gli schieramenti che formano l’assise e che vedono l’amministrazione Fiorita contare su 13 voti (sindaco escluso) sui 32 complessivi. Ma come insegna l’evoluzione dell’ultima tornata elettorale, non è detto che basti avere alle spalle una nutrita pattuglia di forze politiche per ottenere, alla fine, la vittoria. La coalizione che ha sostenuto Valerio Donato ha alla fine ricordato quella infelice definizione, lanciata ormai quasi trent’anni fa dall’allora segretario del Pds Achille Occhetto, della “gioiosa macchina da guerra”: non tanto per la composizione eterogenea quanto per l’esito finale.
E in prospettiva gli assetti potrebbero subire dei mutamenti, anche solo guardando ai prossimi appuntamenti politici cittadini, provinciali e nazionali. Ne è ben conscio Sergio Costanzo, rieletto in Consiglio con Fare per Catanzaro, a sostegno di Donato. È lui stesso ad affermare che «non c’è un grande futuro per questa coalizione perché ognuno ha le proprie idee politiche. E questo si vedrà in occasione della votazione per la presidenza dell’aula, alle elezioni del presidente della Provincia a dicembre e ancor più alle Politiche del prossimo anno».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Caricamento commenti
Commenta la notizia