Ragazzi stranieri in casa, premiata la famiglia Conte di Squillace: "Così ci apriamo al mondo" - Foto
Un premio alla famiglia Conte, di Squillace, per la sua assidua attività nell’ospitalità di ragazzi stranieri, nell’ambito dei programmi di “Intercultura”, l’associazione che promuove e finanzia programmi scolastici internazionali con l'obiettivo di favorire il dialogo interculturale e contribuire alla costruzione di una nuova educazione alla pace. Ogni anno più di 2200 studenti delle scuole superiori italiane trascorrono un periodo di studio all’estero e quasi mille ragazzi da tutto il mondo vengono accolti nel Paese. La famiglia Conte, già premiata da “Intercultura” nazionale nel congresso tenutosi a novembre a Matera, ha ricevuto un ulteriore riconoscimento a Lamezia Terme nell’ambito di una iniziativa del centro locale di Catanzaro di “Intercultura” per la presentazione dei programmi di ospitalità di ragazzi stranieri e delle opportunità di studiare all'estero per i ragazzi italiani. I Conte (papà Leonardo, medico, mamma Carmela, psicologa, e le loro tre figlie Marianna, Francesca ed Elisabetta) hanno sposato le finalità di “Intercultura” sette anni fa. «Dopo l’iniziale scetticismo – raccontano i Conte – abbiamo deciso di iniziare questa esperienza con una ragazza danese, Louise. L’abbiamo accolta e trattata come una sorella: Louise aveva imparato a vivere in un ambiente diverso dalla metropoli di Copenhagen e l’italiano non era più un problema. Entusiasti di quest’avventura non vedevamo l’ora di accogliere una seconda volta. Successivamente decidemmo di ospitare Caroline, dall’Austria. In questa occasione abbiamo scoperto un altro nuovo mondo, così vicino e così differente allo stesso tempo, ma il legame creatosi ha fatto sì che avessimo un’altra sorella con noi». Nel 2017, la famiglia Conte ospita in casa una ragazza americana, Hannah. «Inizialmente – raccontano - avevamo paura che non si trovasse bene nella cittadina in cui viviamo, in quanto proveniente da Portland, in Oregon (Stati Uniti), ma la sua allegria le ha sempre fatto apprezzare i lati positivi della nostra terra e, nonostante all’inizio non conoscesse la nostra lingua, è stata capace di fare amicizia anche con i più anziani del paese e farsi voler bene da tutti». Hannah spera di poter tornare un giorno in Calabria, mentre le più vicine Louise e Caroline giungono a Squillace ogni anno durante l’estate per trascorrere le vacanze, ospiti naturalmente della famiglia Conte. Leonardo, Carmela e le figlie sono felicissimi dell’esperienza che vivono ogni anno. «In un mondo che cambia e rischia di prendere una piega negativa – rilevano coralmente - il consiglio che sentiamo di dare è di non aver paura del diverso, perché spesso è sorprendentemente bello». Hanno accolto negli anni tante studentesse grazie ai progetti internazionali.