È partita puntuale dall’antico santuario sul colle la tradizionale processione in onore di Sant’Antonio da Padova. Sotto un sole cocente ed un caldo africano, religiosi, statuari e fedeli si sono messi in cammino per accompagnare la sacra effige dedicato del Taumaturgo di Lisbona lungo le vie del centro di Lamezia.
La processione è andata avanti per ore tra canti sacri, momenti di preghiera e di riflessione. In serata si è unito al corteo anche il vescovo diocesano Luigi Cantafora insieme al Capitolo cattedrale e alle autorità cittadine. La processione ha concluso la Tredicina con cui, ormai da tempo immemorabile, i lametini onorano l’amato santo protettore in attesa della festa del 13 e del 14 giugno.
Durante la Tredicina è un continuo peregrinare nella storica chiesa sul colle, addossata all’altrettanto storico convento dei frati che costituisce l’unica provincia cappuccina di Calabria. La devozione al ‘Padovano’ da parte dei lametini è assoluta e incondizionata: un culto granitico che resiste alle mode e alla secolarizzazione della società post-moderna in cui viviamo.
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