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Alta moda, la nuova collezione di Anton Giulio Grande diventa digital

In una Venezia insolita, senza maschere ne balli opulenti, deserta, solitaria e surreale ma sempre unicamente affascinante, ecco apparire le sei bellissime modelle sfilare in solitudine tra calli e ponti

Lo stilista internazionale Anton Giulio Grande di Lamezia Terme presenta la sua nuova collezione di Alta Moda digital, scegliendo come sempre luoghi di straordinaria bellezza e prestigio; stavolta è Venezia a fare da sfondo alla  sua nuova  collezione. Con il benestare dell’amministrazione comunale e della biennale ottiene i permessi per realizzare uno video e servizio fotografico nella straordinaria Piazza San Marco e presso il prestigioso e storico Hotel Danieli sulla Riva degli Schiavoni , ex dimora dei Dogi.  Anton Giulio Grande da sempre legato a Venezia, anche lo scorso settembre è stato uno dei protagonisti sul red carpet del festival del cinema, presentando anche lì una piccola collezione di alta moda, decide di andare a Venezia proprio nel periodo in cui ci sarebbe dovuto essere il Carnevale internazionale con una tradizione che dura da secoli. Sei bellissime e giovanissime modelle , tutte volutamente venete indossano sei outfit di Alta Moda, quasi tutti neri, senza sottostare a regole e tendenze, senza tempo ne stagioni con esaltazione di lusso ed eccentricità allo stato puro. Unica finalità quella di rendere eterno e per sempre un abito di Alta Moda. L’ispirazione è Venezia , la Venezia dei dogi , delle repubbliche marinare e delle fusioni col mondo orientale fin dai tempi di Marco Polo. È un sabba di abiti con caratteristiche must dello stilista ormai riconoscibilissime , con un tripudio di ricami, pizzi, frange in jais e seta, abbinati a cappe, mantelle, giacchini , coprispalle e cappotti in matelassé trapuntati e ricamati con paillettes fluorescenti, arricchiti da bordi di piume di struzzo e rouches in duchesse. In una Venezia insolita, senza maschere ne balli opulenti che in passato erano presi d’assalto dai regnanti europei , deserta, solitaria e surreale ma sempre unicamente affascinante, ecco apparire le sei bellissime modelle di Grande sfilare in solitudine tra calli e ponti con il gran finale a Piazza San Marco sfidando acqua alta e temperature gelide, in mise di pizzo , da sempre leit motiv di Anton Giulio Grande che spiega e precisa le origini assolutamente italiane e nello specifico veneziano del pizzo . Anton Giulio da sempre affascinato dalla storia e dalla cultura di Venezia e soprattutto trae  la sua ispirazione da Burano con la sua tradizione secolare del mondo del merletto, il finale è nella splendida cornice dell’ Hotel Danieli capolavoro assoluto in stile gotico ma con influenze moresche e orientaleggianti che ha visto nei secoli prestigiosi soggiorni di artisti del calibro di Goethe, Proust, Wagner ecc....

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