È stata inaugurata stamani a Catanzaro la Casa della Bilateralità calabrese all’interno della quale sono confluiti tutti gli enti che erogano prestazioni economiche a favore dell’artigianato: Sanarti, Ebac Fsba, Fondo Artigianato e Opra Calabria. Dopo il taglio del nastro e la benedizione religiosa sono stati avviati i lavori del convegno focalizzato sulla riforma degli ammortizzatori sociali. Il passaggio avviene al termine di un periodo molto intenso che ha visto l’Ebac, l’ente per la bilateralità artigiana calabrese, impegnato in prima linea con il suo fondo per sostenere i lavoratori.
Fino a settembre, ha detto il presidente Ebac Calabria Giovanni Aricò, sono stati erogati 50 milioni di euro. Ma per il numero uno di Ebac Calabria il governo deve guardare oltre e adottare una nuova prospettiva che preveda una cassa integrazione universale volta a sostenere nei momenti di crisi tutti i lavoratori. Presenti all’evento, oltre ai vertici regionali di Ebac, il vice presidente Michele Gigliotti e il direttore Andrea Monteleone, anche gli esponenti nazionali.
Come Mauro Sasso, vice presidente Ebna, che ha tessuto le lodi del lavoro svolto in Calabria ricordando che molte aziende non conoscevano la bilateralità ed evadevano l’obbligo contributivo nei confronti del Fondo per la solidarietà.
Per Walter Recchia, direttore nazionale di Ebna, la Calabria è stata la regione che più ha contribuito nel settore artigianato. I dati, snocciolati da Recchia, e aggiornati allo scorso anno parlano di 38 milioni di euro di cassa integrazioni, assistendo oltre dieci mila lavoratori. Presenti all’evento il segretario generale della Uil Santo Biondo, Enzo Musolino, Usr Cisl, Luigi Veraldi della segreteria Cgil Calabria, il presidente di Casartigiani Calabria Eugenio Blasi, quello di Cna Calabria Giovanni Cugliari e di Confartigianato Calabria Roberto Matragrano.