Crotone, consegnati al Museo archeologico reperti sequestrati in un trentennio durante operazioni di polizia
"Ci lascia soddisfatti aver recuperato e ora restituito alla collettività così tanti oggetti illecitamente sottratti al territorio negli scorsi anni". La presidente del Tribunale di Crotone Maria Vittoria Marchianò così ha esordito nel corso della conferenza stampa tenutasi al piano terra del Palazzo di giustizia pitagorico in occasione della consegna al direttore del Museo archeologico nazionale di Crotone Gregorio Aversa di almeno duecento reperti antichi che per decessi sono stati custoditi nell'Ufficio corpi di reati del Tribunale di Crotone. Si tratta di pezzi di epoca greca brettia e romana come ha spiegato il Procuratore Giuseppe Capoccia che erano stati sequestrati nell'arco di un trentennio, tra il 1989 e il 2000 in tutto il territorio durante operazioni di polizia. La presidente Marchianò, il presidente della Sezione penale del Tribunale Massimo Forciniti e lo stesso procuratore Capoccia, hanno accelerato lo smaltimento del materiale custodito nell'Ufficio corpi di reato, ed anche degli almeno duecento reperti consegnati stamattina all'archeologo Gregorio Aversa. Che ha ringraziato le autorità giudiziarie sottolineando l'importanza delle testimonianze archeologiche che ritorneranno fruibili dalla collettività. Aversa ha annunciato che verranno esposti nelle teche del Museo i pezzi in bella mostra sul tavolo dell'aula di Tribunale dove sono stati sistemati alcuni dei reperti. Tra questi spicca un inguentario di epoca greca del VI secolo avanti Cristo, ma anche una collezione di monete brettie, fibule in argento del IV secolo avanti Cristo, statuette fittili della stessa epoca