A quattro mesi di distanza dall’insediamento alla guida della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea del nuovo vescovo monsignor Attilio Nostro – originario di Palmi, ma romano d’adozione – accolto con grande entusiasmo dai fedeli, la domanda che in tanti si pongono è la seguente: «Quali decisioni assumerà il presule?» Ed il pensiero quando si parla di decisioni corre subito ai vertici della Curia vescovile che all’atto dell’insediamento del nuovo pastore diocesano sono stati temporaneamente riconfermati in blocco con la formula “ad nutum Episcopi”. Una serie di riconferme che hanno riguardato il vicario generale monsignor Filippo Ramondino e gli altri vicari episcopali: monsignor Vincenzo Varone (responsabile per la pastorale), monsignor Gaetano Currà (direttore della comunicazione), padre Francesco La Ruffa (responsabile della vita consacrata) e il vicario giudiziale monsignor Saverio Di Bella, nonchè i vicari foranei, il cancelliere don Lucio Bellantoni, i direttori e gli incaricati degli uffici pastorali e diocesani, i consigli presbiterale e pastorale e gli altri pertinenti agli organismi diocesani. Tutto ciò, «al fine di garantire – è stato scritto a suo tempo nel decreto di riconferma – gli uffici necessari al governo della Diocesi».
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