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Vibo, intesa tra il Gal e l’associazione “La Goccia” sul sociale

Patto straordinario con cui il Gal, dopo aver avviato degli specifici progetti sulle fattorie sociali nei mesi scorsi, s’impegna in prima persona nel sociale alleandosi ad una realtà del terzo settore.

Un accordo per portare un servizio a vantaggio di chi vive disagi giornalieri o momentanei nei centri della provincia. Questo l’intento del protocollo d’intesa stipulato nei giorni scorsi tra il Gal “Terre Vibonesi”, rappresentato dal presidente Vitaliano Papillo e dal direttore Emilio Giordano, e l’associazione di volontariato “La Goccia”, con sede operativa presso la fattoria didattica e sociale “Junceum”, rappresentata dal presidente Michele Napolitano. Presenti un nutrito numero di volontari e operatori, oltre al cofondatore dell’associazione, il preside Giuseppe Mazza. La realtà del terzo settore di via “Cancello Rosso”, a Vibo, grazie all’impegno di Napolitano e di tanti volontari, si adopera a dare conforto a chi vive disagi quotidiani o temporanei, e ora trova maggiore concretezza nell'accordo sottoscritto con il Gal. Un concreto “paradiso in terra” di sostegno per molti giovani e meno giovani con cui la sorte e talvolta la società non sono state “generose”, nella convinzione che l’attività lavorativa, agricola in primis, rappresenti una chiave di volta per il loro bene-essere e l’inclusione sociale e occupazionale. Persone con abilità diverse ma anche con "problemi di giustizia" che possono esprimere le proprie “capacità” attraverso un nuovo e moderno concetto d’agricoltura - quella sociale - che produce beni di qualità ma anche servizi complementari come educazione ambientale, alimentare, riabilitazione e cura. Il Gal, in questo caso, dovrà individuare realtà imprenditoriali agricole nei 49 centri della provincia che vorranno interessarsi a questi temi. Una “missione” che darà l’opportunità a “La Goccia” di espandere le proprie potenzialità, confermando e sviluppando - nel contempo - la vocazione del Gal per uno sviluppo armonico, economico e socio/culturale del territorio e di quanti ci vivono e lavorano. «Da oltre un decennio - spiega Michele Napolitano - ci occupiamo delle criticità sociali di Vibo e non solo. Ora sorge l’esigenza di arricchire la "rete di relazioni" e portare il nostro servizio e la nostra esperienza anche a chi può avere difficoltà a raggiungerci. L’intento, con tale protocollo, è avere - negli anni a venire - tante piccole “Gocce” sparse nel vibonese». Lodevole iniziativa da cui il Gal non si è tirato indietro. «Il nostro compito principale - sottolinea Vitaliano Papillo - è guardare alle criticità del luogo in cui operiamo e cercare di porne rimedio con gli strumenti di cui disponiamo. Se ciò permette di supportare determinati problemi avremo doppiamente espletato il nostro compito, offrendo localmente immediato e concreto supporto a chi, per varie ragioni, si trova ad aver bisogno».

 

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