Continuano a macinare successo e gradimento le iniziative di turismo esperienziale a Dasà che, dopo l’accoglienza di 9 turisti americani per un’intera settimana lo scorso mese, ieri ha accolto, stavolta per una sola giornata, altri 13 ospiti, 12 americani e un canadese (altri 2 australiani hanno dovuto disdire per via del Covid).
Una trovata geniale quanto vincente, messa in piedi da 2 giovani, Eva, dasaese trapiantata negli States, e il marito Harper. Insegnante di lingue e amante della cucina tradizionale lei, regista e fautore del fast food lui, i due, dopo una iniziale “diatriba” sui differenti stili alimentari, sono convenuti sulla più eccellente e salutare cucina italiana. Da qui hanno deciso di aprire un canale Youtube, “Pasta Grammar”, la grammatica della pasta, dove, attraverso divertenti sketch, preparano e presentano i più succulenti piatti della cucina nostrana. Il successo è stato immediato e planetario: 200 mila followers che seguono le loro performance. Un “boom” che ha spinto i due ad andare oltre, proponendo attraverso il loro canale delle vere e proprie esperienze in “4d” per cosi dire: portare i loro seguaci direttamente nei posti da dove i piatti gastronomici provengono, immergerli in tali realtà e far preparare a loro stessi piatti. Anche qui il successo di partecipazione è stato esorbitante e clamoroso, al punto da riuscire a portare, come detto, 9 turisti a vivere a fine aprile scorso una intera settimana esperienziale a Dasà, dove una neo costituita associazione, “Dasos Elies”, presieduta da Peppe Arruzza si occupa dell’accoglienza, mentre l’agenzia “Sognare Insieme” di Chiaravalle organizza il viaggio e gli spostamenti. Nemmeno il tempo di finire con quella iniziativa che Eva e Harper sono ripartiti per la successiva, stavolta con 13 turisti.
La formula è sempre la stessa, intrigante e seducente: far diventare gli ospiti un tutt’uno con i luoghi che visiteranno e i cibi che mangeranno. Primi due giorni Napoli, dove la comitiva ha potuto assaggiare lo street food e la sfogliatella e seguire una lezione di pizza. Seconda tappa Battipaglia, per una lezione casearia sulla mozzarella di bufala. Quindi partenza per la Calabria, prima sosta a Morano, dove hanno visto fare la ricotta di pecora e la “frascatula” (una specie di polenta guarnita con verdure). Fermata successiva Tropea, dove la comitiva, sempre accompagnata dai due geniali “ciceroni”, ha soggiornato 6 giorni, durante i quali, tra l’altro, hanno vissuto una giornata dedicata al pane, un’altra al cibo e ai “fileja” (fatti dagli stessi turisti esperienziali). Dopo una breve tappa di un giorno in Sicilia dulcis in fundo l’ultima meta è stata Dasà, dove, dopo la visita ad alcuni luoghi caratteristici, gli ospiti hanno potuto godere di un lauto pranzo a base di salumi, ceci, pasta e fagioli e carne, predisposto da “Dasos Elies” in un ristorante dismesso, consumato con gente del posto, che li ha accolti con il solito calore familiare, e preparato dalle cuoche Pasqualina, Franca e Maria, mentre “mamma Rosa”(la madre di Eva), ha preparato delle buone polpette al ragù. Palpabile la soddisfazione degli americani, che hanno adorato cibo e accoglienza, manifestando la volontà di tornarvi. Insomma, il calore dell’ospitalità, la bellezza spesso selvaggia dei luoghi e la bontà della cucina tradizionale sono una calamita incredibilmente attraente. Ed Eva e Harper lo hanno scoperto. Per l’anno prossimo hanno già un’ottantina di prenotazioni di nuovi turisti che, divisi in 5 gruppi, saranno portati esclusivamente a Dasà e potranno usufruire di una novità: dei corsi di lingua italiana, per poter imparare il nostro bell’idioma e vivere così un’immersione esperienziale che li divertirà a 360° e, ne siamo certi, nel lungo periodo porterà al piccolo centro dei risvolti positivi a più livelli.
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