Fede e tradizioni, a Potenzoni torna la storica infiorata nel giorno del Corpus Domini FOTO | VIDEO
È il giorno della festa del Corpus Domini, è il giorno dell'Infiorata. Una festa che a Potenzoni, frazione di 250 anime del comune di Briatico (provincia di Vibo Valentia), significa fare i conti con gli usi e le tradizioni legati alla religione e all'arte. A Potenzoni è un giorno di festa perchè dalle prime luci dell'alba, ma anche nei giorni precedenti, la mente ed il cuore sono proiettate a quei riti inculcati nel cervello e nell'anima degli abitanti di quel luogo da padre Lorenzo Di Bruno (storico parroco di Potenzoni per tanti anni). Fiori, colori, sorrisi e tanto duro lavoro fanno rinascere la piccola comunità di Potenzoni dopo due anni di pandemia. Due anni in cui la storica "Infiorata" non si è potuta svolgere così come era avvenuto negli ultimi anni radunando una moltitudine di fedeli e di appassionati da ogni parte della regione, ma non solo (anche molti turisti stranieri). Giunta alla 28esima edizione, questa del 2022 rappresenta l'edizione della rinascita e del ritorno alla normalità. Tutto non viene lasciato al caso: giovani ed adulti, donne ed uomini. Tutti insieme per la buona riuscita di una manifestazione realizzata, in primo luogo, dall'associazione Potenzoni in Fiore presieduta da Francesca Artesi. Il borgo di Potenzoni si trasforma oggi in un tappeto di fiori in attesa della processione del Santissimo. In gara i 4 rioni: Agave, Glicine, Torre e Chiesa (il vincitore sarà decretato in base al giudizio della giuria popolare. Grande emozione al taglio del nastro avvenuto alla presenza del sindaco di Briatico Lidio Vallone, di don Luigi Scordamaglia, di Francesca Artesi e dell'immancabile signora Peppina, la nonnina centenaria (101 anni): sono state le sue mani ad impugnare le forbici ed a tagliare il nastro che ha dato il via al percorso nei vicoli di Potenzoni lungo il percorso fatto di tappeti e altari in onore del Santissimo Corpo di Gesù. Nel video, le interviste ai protagonisti: Francesca Artesi, don Luigi Scordamaglia e il sindaco Lidio Vallone.