Domenica scorsa, in occasione della festa della Madonna Addolorata, dopo la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo Emerito di Reggio Calabria, è stato benedetto e presentato alla comunità il nuovo tabernacolo della chiesa della Madonna Addolorata, ideato e realizzato dal maestro Raffaele Mazza.
Un’opera d’arte unica, donata in devozione alla Vergine Madre, costruita grazie all’utilizzo di diversi materiali, come la lamiera zincata, il multistrato, l’acciaio, il rame, l’acrilico, le vernici, pietre preziose, ceramiche e mistura con glitter, assemblati tra di loro in un linguaggio armonioso e ricco di elementi significativi, come il riferimento ai numeri biblici del 4, del 40 e del 16. Il 4 è richiamato dai quattro raggi perpendicolari che rappresentano la creazione di Dio e la croce di Cristo. Il 40 è simboleggiato dai quaranta raggi che rimandano alla quaresima, al diluvio universale, al cammino del popolo di Israele per 40 anni nel deserto. Infine il 16, con i 16 raggi rosso rubino, che richiamano il sangue versato per la salvezza dell'umanità, e proseguono all’infinito ad effetto glitterato dorato per evocare la luce di Cristo, la divina energia che dà vita a tutte le cose e prepara a ricevere lo Spirito Santo. Il numero 16 rimanda, inoltre, ai 16 nomi di Dio nell’Antico Testamento.
In rame è stato realizzato, poi, il Sacro Cuore di Gesù, emblema del divino amore, del Verbo che si è fatto carne, ed è circoscritto da 12 zirconi, messi lì a richiamare i 12 apostoli nella loro missione di diffondere la Parola di Dio a tutte le nazioni del mondo.
Sul cuore è evidente la corona di spine che rimanda all’agonia di Gesù sulla croce e le fiamme realizzate sempre in rame rappresentano l’amore ardente. Sul lato sinistro del cuore è stato applicato un granato, che rievoca la ferita del costato e il prezioso sangue sgorgato per la nostra redenzione.
Un’opera davvero emblematica e fortemente significativa, quella realizzata dal maestro Mazza, a cui è stata consegnata, in segno di gratitudine, una piccola targa da parte dei Padri Minimi, i servi di Maria e la comunità storica del quartiere “Miraglia”, in segno di «riconoscenza per aver messo a disposizione della comunità, con singolare generosità, il suo particolare estro artistico per la realizzazione del nuovo tabernacolo presso la Chiesa della Beata Vergine Addolorata».
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