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Un nuovo murales del giovane Cosentino al cimitero di Lamezia FOTO

Dopo tantissimi anni dal primo murales di Cristo Risorto, che troneggia da uno dei campi di sepoltura a terra, è stato realizzato, dal giovane artista Beniamino Cosentino, un grande murales di tre metri per tre metri, raffigurante la Madonna del Rosario di Pompei, e, in due ovali in alto, San Francesco di Paola ed il Beato Alano della Rupe.
E' la prima volta a Lamezia che appare il volto di questo antico Beato medievale, il beato Alano della Rupe (in francese, il B. Alain de la Roche), nativo di Plouer sur Rance nel 1428 e morto a Zwolle, in Olanda nel 1475: è stato lui ad avere le visioni della Madonna del Rosario, dopo San Domenico di Guzman, e a metterle per iscritto.
Questo grande murales è stato dipinto sulla tomba dei coniugi Gaspare Paola e Rosina Murone, entrambi maestri di scuola Elementare a Sambiase, che hanno dedicato gli anni della loro pensione, a tradurre, per la prima volta in italiano, le Opere del Beato Alano della Rupe.
In alto al murales, troneggia una frase latina che significa: "E questa è la vittoria che vince la morte: la fede in Cristo Gesù Redentore e in Maria SS. Corredentrice".
Dall'altra parte della tomba, il giovane artista Cosentino, ha dipinto la Regina della Fede, la Personificazione della Virtù Cristiana della Fede, che con in mano la Croce di Cristo e Calice e l'Ostia, introduce, chi passa la barriera della morte, nella Vita Eterna: anche qui una frase tratta dal Vangelo recita che non si muore, ma si dorme in attesa della Resurrezione.
E' da apprezzare questo giovane artista per la grazia delle figure rappresentate, e per i particolari assai precisi che danno alle opere una patina di bellezza antica. Ed è lodevole l'umiltà e la cortesia dell'artista Cosentino, che ha accolto ogni suggerimento, per realizzare una bellissima opera d'arte, che, dal sette ottobre, festa della Madonna del Rosario, svetta su tutta Lamezia.

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