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Emozioni e confronto, l'istituto Fermi di Catanzaro partecipa a "Libriamoci"

«Se leggi sei forte!». Il tema istituzionale della nona edizione di “Libriamoci” non è passato inosservato nell’Istituto di istruzione superiore “Enrico Fermi” di Catanzaro. La scuola guidata dalla dirigente Teresa Agosto, dal 14 al 19 novembre 2022, ha condiviso appieno il monito della campagna nazionale rivolta alle scuole di ogni ordine e grado (dall’infanzia alle superiori, in Italia e all’estero): «ideare e organizzare iniziative di lettura a voce alta, sia in presenza che online, volte a stimolare nelle studentesse e negli studenti il piacere di leggere». Ponendo l’accento su libri di varia natura (attraverso i tre filoni tematici coordinati - La forza delle parole, I libri, quelli forti… e Forti con le rime), dai classici agli autori contemporanei, italiani e stranieri, gli alunni e alunne del liceo scientifico, debitamente guidati dalle (e dai) loro insegnanti, hanno attivato la “palestra del cuore”, promuovendo “Giornate di lettura” ad alta voce. Da “Le notti bianche” di Fedor Dostoevskij a “L’appello di Alessandro D'Avenia, da “Rosso Malpelo” di Giovanni Verga a “Mille splendidi soli” di Khaled Hosseini, fino alle poesie di Alda Merini e al romanzo “Siddharta” di Hermann Hesse: non si sono fatti mancare niente; il desiderio irrefrenabile di “ascoltare”/“leggere” storie è stato soddisfatto .

«La lettura in classe – ha commentato l’allieva Giorgia Mamone della classe IV sezione A del liceo scientifico-  è stata un’occasione per apprendere “dalla stessa voce degli scrittori”, una grande opportunità per confrontarsi, proporre ad insegnanti e compagni le proprie letture, paragonare le proprie emozioni a quelle degli altri. In classe – ha puntualizzato- si è acceso un gratificante dibattito in cui ogni allievo ha espresso le idee, le emozioni e le riflessioni che la lettura ha scaturito in lui, si è percepito come uno stesso libro generi stati d’animo diversi in ciascun lettore, quanto sia multiforme e preziosa l’interpretazione della trama». Se «l’obiettivo del progetto, promosso dal Ministero della Cultura, attraverso il Centro per il libro e la lettura e dal Ministero dell’Istruzione – Direzione generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione, è da sempre quello di diffondere e accrescere l’amore per i libri e l’abitudine alla lettura, attraverso momenti di ascolto e partecipazione attiva come possono essere sfide e maratone letterarie tra le classi, la realizzazione di audiolibri, performance di libri viventi, gare di lettura espressiva, incontri con lettori volontari esterni, gare di dibattito a partire da singoli romanzi», all’istituto “Fermi” del quartiere di Lido è stato centrato.

Sono le parole dei discenti a confermarlo. Lo hanno perfino suggellato in un “album di ricordi” di queste giornate con istantanee significative (vedi foto, tra le altre, delle classi III A, IV A, V D). «Lo scambio di idee – ha, difatti, continuato Giorgia Mamone- è stato fondamentale, un paragone aperto che non solo ha unito studenti e professori in un confronto, ma che ha permesso a tutti di capire ancor più profondamente l’importanza della lettura nella vita di tutti i giorni. Perché la lettura è anche “unione”, leggere ad alta voce insieme romanzi o poesie scelti dagli studenti è un’esperienza che tutte le classi, non solo della nostra scuola e del nostro Paese, dovrebbero sperimentare. Un libro è molto di più che un oggetto inanimato, unisce, emoziona, induce alla riflessione e al confronto: sta a ciascuno di noi capire come dargli vita!». E per dirla con Umberto Eco, «chi non legge, a settant’anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto cinquemila anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro».

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