“ La disperazione più grande che possa impadronirsi di una società è il dubbio che essere onesti sia inutile”. È inutile essere onesti? Può esserlo, davvero? A partire dai dubbi sollevati da Corrado Alvaro, attraverso le sue parole diventate oramai proverbiali, ventuno allievi e allieve dell’istituto di istruzione superiore “Enrico Fermi” di Catanzaro si sono messi in gioco sul tema legalità-‘ndrangheta. E Serena Mellace, Pierluigi Coppola ed Emanuele Giglio sono risultati i vincitori assoluti della prova che si è svolta, nel quartiere Lido di Catanzaro, il 22 novembre 2022. Si sono distinti, per l’esattezza, nel concorso promosso dalla Commissione regionale speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa. Gli allievi dell’istituto “E. Fermi” sono stati premiati nel corso di un incontro-convegno “Cultura e Legalità” che si è tenuto nei giorni scorsi negli spazi innovativi della sala “Future Lab” del Liceo scientifico (località Giovino, via Pisacane). Il nome dei vincitori (elaborato n.15 di Serena Mellace, classe 4E, liceo linguistico; elaborato n.16 di Pierluigi Coppola, 4E, liceo scientifico scienze applicate; elaborato n.17 di Emanuele Giglio, della 4E, liceo linguistico) è stato svelato pubblicamente (con apertura delle buste contenenti i dati anagrafici degli autori degli elaborati) durante il meeting dal dirigente scolastico Teresa Agosto. A correggere gli elaborati, in forma anonima, è toccato alla commissione giudicatrice, composta dai professori Simona Fregola, Eleonora Pitari, Vincenzo Talarico e dalla prof.ssa Francesca Nicotera, quale coordinatrice delle attività. La proclamazione dei vincitori e la premiazione si sono svolte alla presenza di due emeriti ospiti: la dottoressa Marisa Manzini, magistrato della Procura Generale di Catanzaro e autrice del libro "Donne custodi, donne combattenti"; l'onorevole Antonio Montuoro, presidente e segretario della dalla Commissione Regionale Speciale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, della corruzione e dell’illegalità diffusa. L’evento è stato moderato dalla professoressa di diritto Francesca Nicotera. La referente del progetto, Francesca Nicotera, ha puntato i riflettori sulla cultura della legalità attraverso domande e curiosità. I quesiti sono stati posti agli esperti in materia: il magistrato Marisa Manzini e Antonio Montuoro. Entrambi hanno posto l’accento sulla «diffusione della cultura della legalità tra i più giovani per dare un nuovo volto alla Calabria». «Per questo – ha sottolineato l’onorevole Montuoro- vogliamo stare accanto alle scuole, investire sugli studenti, trasmettere un messaggio di fiducia nelle istituzioni e costruire un fronte comune tra istituzioni, magistratura, forze dell’ordine, agenzie educative, per affermare la legalità in ogni aspetto della vita della comunità». «Noi abbiamo scelto questo istituto – ha ribadito Antonio Montuoro-, perché riconosciamo che il “Fermi” ha sempre promosso il concetto di legalità ed è quello che vogliamo fare anche noi della Commissione regionale contro il fenomeno della ‘ndrangheta». Dalla viva testimonianza e dal riscontro nelle scuole del magistrato della Procura di Catanzaro, Marisa Manzini, è emersa fiducia nelle istituzioni: «Le scuole – ha dichiarato- sono molto più sensibili ad un tema così delicato, grazie ai dirigenti e ai professori che spendono molto del loro tempo per affrontare argomenti che vanno al di fuori di quelli didattici». Pienamente soddisfatta, pertanto, la dirigente per l’iniziativa portata avanti: «ringrazio quanti hanno reso possibile questo evento; ringrazio in particolare i 21 ragazzi e ragazze che hanno partecipato al progetto, preparandosi e riflettendo, mettendosi in gioco e mostrando interesse per una tematica così rilevante e significativa. Un plauso a questi ragazzi che, alla luce della nostra mission, sono stati scelti proprio in base al merito. E al di là dei vincitori del concorso – ha concluso la dirigente Agosto-, vinciamo tutti (noi come scuola, voi come ragazzi) se riflettiamo e portiamo avanti i valori che ci permettono di lottare con un fenomeno che limita profondamente la nostra libertà e il nostro territorio». L’incontro, ripreso dal gruppo di lavoro della Web TV della scuola, ha permesso a tutte le classi dell’istituto di seguire il collegamento streaming.