È stata una via Crucis, “vivente”, all’insegna della fede, della famiglia e dell’amicizia. Nata circa dieci anni fa, la sacra rappresentazione di Sellia Marina quest’anno è tornata. E lo ha fatto alla grande. Riuscendo a riscaldare le vie principali della città ionica, le strade selliesi per il tempo di due ore (dalle ore 19 circa) si sono trasformate in un vero e proprio luogo sacro. Dopo anni “bui” di covid, finalmente è tornata la “luce”: un tuffo corale nel tempo per meglio meditare e riflettere sulla Passione di Cristo. L’attesissima iniziativa porta la firma della Parrocchia Santissimo Rosario, guidata dai parroci don Raffaele Rimotti e don Giuseppe Cosentino. Per l’edizione 2023, la storica rappresentazione si è arricchita di nuovi episodi e personaggi: «C’è stata maggiore attenzione – hanno ribadito i parroci don Raffaele e don Giuseppe - ai dettagli, ai minimi particolari e alla ricostruzione storica e la partecipazione di un centinaio di persone tra figuranti in costume d’epoca, organizzatori e volontari. È divenuta subito – hanno precisato i sacerdoti selliesi- una delle tradizioni più importanti e attese da tutta la comunità che si unisce e partecipa fattivamente per la buona riuscita dell’evento. La manifestazione è molto sentita anche tra i più giovani che partecipano numerosi tramandando, così, questa tradizione di generazione in generazione con immutato impegno e sentimento». Esperienza inestimabile quella rivissuta, la sera del venerdì santo, dal numeroso pubblico presente, insiders e outsiders, che ha deciso di assistere alle particolari scene delle stazioni della via crucis selliese (a partire dalla prima della condanna a morte, fino all'ultima, Gesù nel sepolcro) messe in campo da straordinari figuranti, ragazzi, giovani e adulti, uomini e donne. «I canti, le preghiere, le riflessioni congiuntamente alle musiche, alle coreografie e alle scenografie appropriate – sono parole di don Raffaele e don Giuseppe- hanno favorito la partecipazione del pubblico che ha potuto rivivere con commozione e devozione gli ultimi gli eventi della vita di Gesù». Forte l’emozione registrata durante la scena culminante del tradizionale pianto della Vergine Maria con in braccio Gesù morto: Roberta Amelio (nei panni della Madonna) e Alessandro Gualtieri (nei panni di Gesù) sono stati impeccabili nelle loro interpretazioni. L’iniziativa è stata poi suggellata, all'interno della chiesa madre, dalla “chiamata di Maria" e dalla predica. I sacerdoti hanno in tal misura esteso i loro ringraziamenti: dagli organizzatori ai partecipanti, tutti sono stati preziosi. «Fondamentale – hanno evidenziato don Raffaele e don Giuseppe- è stata l’unità e la coesione espressa da tutti i membri della comunità parrocchiale, creando un clima di famiglia e amicizia. Fare Pasqua significa fare un’esperienza personale dell'Amore misericordioso di Dio in Cristo Gesù. Auguriamo a tutta la comunità di accogliere nel cuore la speranza della Resurrezione per guarire dalla tristezza della sofferenza e dalla stessa morte». E ancora, è stata espressa gratitudine nei confronti del primo cittadino Francesco Mauro, dell'intera amministrazione comunale per la fattiva collaborazione, di tutte le Forze dell'Ordine, dei Carabinieri, della Polizia Locale, dell'Associazione Carabinieri in pensione, dell'Associazione AEZA, dei cittadini e di quanti hanno reso possibile la buona riuscita della Sacra Rappresentazione. Non è tutto. Fervono ancora i preparativi per la tradizionale “Cunfrunta” (prevista già per domenica 09 aprile 2023), tra Maria e Gesù Risorto con l'ausilio di San Giovanni apostolo, rimandata causa inclemenza del tempo. L’evento, a quanto pare, è stato posticipato di una settima: dovrebbe avere luogo domenica prossima.