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Serie B a un passo, Catanzaro prepara la grande festa FOTO

Accoglienza trionfale al rientro da Crotone per la squadra di calcio. Le vie del capoluogo e quelle di diversi paesi tappezzate di bandiere giallorosse. Iemmello e compagni circondati da un entusiasmo che non si vedeva da anni

Un lunghissimo e caloroso abbraccio. Sono giorni che Catanzaro si prepara alla promozione. I quartieri imbandierati a festa, le vetrine dei negozi che continuano a colorarsi, le scuole come la Patari-Rodari che partecipano a modo loro, con i bambini vestiti tutti in giallo e rosso, la città che aspetta di tagliare un traguardo atteso da quasi 19 anni.

L’inizio della settimana è stato solo il primo assaggio di quello che verrà, la festa per la promozione aritmetica, possibile in ogni momento da domenica in poi. Lunedì, intanto, nel capoluogo sembravano quasi tutti parrucchieri, parafrasando un vecchio e famoso striscione romanista: la gente al seguito delle Aquile nonostante il lavoro. Dai Tre colli a Crotone e poi, all’inverso, da Crotone ai Tre colli, dallo “Scida” al ponte Morandi passando per Isola Capo Rizzuto, Botricello, Sellia marina. Sono state tante le tappe di una passione che ha avvolto (e alla fine travolto) il tecnico Vivarini, i giocatori, i dirigenti, gli staff, il personale della società.

In mattinata, andando incontro al big match, l’autobus dei giallorossi ha caricato gli applausi di centinaia di persone lungo la Statale 106. Al rientro, in tarda serata, lo stesso percorso, lo stesso entusiasmo, ma più gente e anche più soddisfazione: 1-1, conferma dei 14 punti di vantaggio, sette gare alle fine, sette punti per la matematica. Un richiamo irresistibile per molti. Lo spettacolino con i fuochi d’artificio messo su dal club “Improta” di Isola, proprio al bivio d’ingresso del centro del Crotonese, è stato un saluto non banale per la squadra, che poco più avanti è stata ripetutamente fermata a Botricello e Sellia marina: pit stop fra la folla, cori per tutti, da Iemmello a Vandeputte fino ai… capelli di Martinelli. Il viaggio di ritorno è durato il doppio del tempo, il pullman era “scortato” dalle forze dell’ordine, ma pure da decine di auto dai clacson strombazzanti. La città, ovviamente, è stata il luogo dell’apoteosi.

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