Nel corso delle indagini è emerso che la cosca Trapasso ha imposto un totale controllo del territorio, oltre che attraverso una vera e propria “occupazione militare” dell’area di riferimento, anche attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e favoreggiatori, appartenenti anche al mondo imprenditoriale ed a quello delle istituzioni. E’ stato infatti registrato e documentato il condizionamento del voto amministrativo del maggio 2014 nel comune di Cropani, condizionamento finalizzato alla acquisizione di appalti e servizi pubblici che ha portato all’elezione, come candidato in una lista civica, del vice sindaco GRECO Francesco, tratto in arresto poiché riconosciuto responsabile dall’Autorità Giudiziaria di concorso esterno all’associazione mafiosa. Un fronte di particolare interesse per l’organizzazione mafiosa indagata è risultato quello imprenditoriale ed in particolare il campo dei servizi di gestione dei villaggi turistici rivelatosi uno strumento di consenso per l’organizzazione mafiosa investigata che è riuscita a reclutare un cospicuo numero di soggetti assoldandoli all’interno delle strutture ricettive con il sistema delle assunzioni fittizie, così da garantirsene la riconoscenza ed i servizi.
Nel corso delle indagini è emerso che la cosca Trapasso ha imposto un totale controllo del territorio, oltre che attraverso una vera e propria “occupazione militare” dell’area di riferimento, anche attraverso una fitta rete di fiancheggiatori e favoreggiatori, appartenenti anche al mondo imprenditoriale ed a quello delle istituzioni. E’ stato infatti registrato e documentato il condizionamento del voto amministrativo del maggio 2014 nel comune di Cropani, condizionamento
finalizzato alla acquisizione di appalti e servizi pubblici che ha portato all’elezione, come candidato in una lista civica, del vice
sindaco GRECO Francesco, tratto in arresto poiché riconosciuto responsabile dall’Autorità Giudiziaria di concorso esterno
all’associazione mafiosa. Un fronte di particolare interesse per l’organizzazione mafiosa indagata è risultato quello imprenditoriale ed in particolare il campo dei servizi di gestione dei villaggi turistici rivelatosi uno strumento di consenso per l’organizzazione mafiosa investigata che è riuscita a reclutare un cospicuo numero di soggetti assoldandoli
all’interno delle strutture ricettive con il sistema delle assunzioni fittizie, così da garantirsene la riconoscenza ed i servizi.
Parallelamente alla esecuzione delle misure cautelari personali, con particolare riguardo ai reati contestati in materia di intestazione fittizia di beni da parte di esponenti della consorteria mafiosa dei Trapasso, la Procura della Repubblica – Dda. di Catanzaro, ha emesso un provvedimento urgente di sequestro di diverse società ed imprese ritenute lo strumento delle attività illecite della stessa cosca o l’oggetto di interposizioni fittizie dei sodali. Il sequestro, eseguito dagli uomini della Divisione Polizia Anticrimine di Catanzaro e dagli specialisti in indagini patrimoniali del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, ha riguardato, fra l’altro, un esercizio ricettivo, un maneggio ed una società per la distribuzione di slot machines e, in particolare, le società di servizi attraverso le quali la cosca controllava di fatto la gestione delle attività interne ad importanti villaggi turistici della zona, monopolizzando le attività di manutenzione e ristorazione, le forniture di generi alimentari e pesantemente condizionando ogni tipo di servizio.
I privilegiati rapporti della cosca Trapasso con le più potenti cosche della intera Regione sono attestati, oltre che dalla documentata partecipazione a summit di mafia, anche dalla presenza, registrata nel corso delle indagini, di rappresentanti della famiglia a sontuosi banchetti svoltisi in occasione dei matrimoni di alcuni appartenenti alle famiglie di ‘ndrangheta delle diverse provincie calabresi, tradizionalmente opportunità anche per il conferimento di cariche, per il consolidamento di alleanze e l’eventuale pacificazione di contrasti; allo stesso modo, testimonia della appartenenza dei Trapasso al ristretto numero delle cosche custodi della ortodossia della ‘ndrangheta, la presenza di uomini della consorteria a Polsi, in occasione degli annuali festeggiamenti della Madonna, tristemente noti per essere occasione di incontro tra esponenti delle diverse organizzazioni malavitose della Regione come pure lo spiccato interesse degli uomini di vertice del clan per la organizzazione e la
partecipazione, in posizione privilegiata e di assoluta visibilità, alla cerimonie religiose dei luoghi di propria influenza.