Ultimi preparativi in vista dell'attesa riapertura delle gallerie del complesso monumentale San Giovanni. Un percorso sotterraneo suggestivo alla riscoperta della città che fu, che da domani sarà aperto al pubblico.L'apertura ufficiale è in programma alle 17, ingresso lato corso Mazzini. Il Comune ha allestito per l'occasione un ricco programma di iniziative che si protrarrà per quattro giorni, fino al primo maggio. Il pubblico sarà accompagnato alla riscoperta delle gallerie dalle visite tematiche promosse dall'associazione Guide Turistiche Calabresi che si svolgeranno tutti i giorni, dal 28 aprile all’1 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 (nella giornata inaugurale solo nella fascia pomeridiana).
Per rendere il tour più agevole e godibile l’ingresso sarà consentito a gruppi di 30 persone per volta con un'offerta libera che sarà devoluta alla stessa associazione. Ad aprire la giornata inaugurale sarà lo spettacolo degli sbandieratori e delle spade di fuoco, a cura del Gruppo Storico Città di Catanzaro. A caratterizzare il programma di eventi sarà anche il percorso enogastronomico, promosso in collaborazione con Coldiretti Calabria, che offrirà una vetrina gustosa e suggestiva alle migliori eccellenze produttive del territorio. Appendice speciale venerdì 5 maggio, alle ore 19, con il concerto di Antonio Pascuzzo Quartet: “La luce in fondo al tunnel”. Sarà, quindi, un fine settimana da vivere intensamente nel cuore del centro storico e all’insegna dell’aggregazione grazie ai tanti eventi che allieteranno l’isola pedonale su corso Mazzini.
I lavori di riqualificazione delle gallerie del San Giovanni hanno restituito alla città un sito che, considerando l'alta valenza storica, artistica e culturale, assume un ruolo strategico per il rilancio del centro storico. Le gallerie del San Giovanni, sorte sui resti del Castello Normanno (1070 circa), hanno avuto nel corso dei secoli destinazioni d’uso differenti, prima come ospedale, intorno al XVI sec., grazie alla congregazione dei Bianchi di Santa Croce, poi come convento dai Padri Teresiani, intorno alla metà del XVII sec., per divenire successivamente sede degli uffici del Genio Militare e, infine, del carcere. I camminamenti sotterranei, misteriosi e trasudanti un passato a molti ancora sconosciuto, riportati in parte alla luce, dovevano non solo consentire in passato alla Signoria un collegamento agevole con l’altro momento del potere, quello religioso, ma anche permettere l’agevole spostamento di soldati in caso di attacco o di fuga.
I principali interventi realizzati hanno riguardato la riqualificazione di parte delle gallerie e dei contigui locali sotterranei prospicienti corso Mazzini, mediante interventi specifici di recupero e risanamento, rifacimento delle pavimentazioni, allestimento di spazi ed ambienti con arredi specifici, predisposizione di impianti elettrico e di illuminazione, antincendio, fonodiffusione, tv a circuito chiuso, rete wi-fi, schermi al plasma e punti informativi.
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