"I 12 fermi di oggi sono importanti se letti alla luce di alcuni omicidi efferati commessi in particolare lo scorso anno e che sono maturati in questi contesti mafiosi". Così il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha commentato gli esiti dell'operazione "Reventinum" che ha portato al fermo di 12 presunti affiliati alle cosche della Sila.
"Abbiamo potuto documentare il sequestro dell’avvocato Pagliuso - aggiunge Gratteri - Sappiamo che è stato rapito e portato in montagna incappucciato, è stata quindi scavata una fossa con una ruspa ed è stato messo lì. Potete immaginare il terrore e l'umiliazione".
Il procuratore poi conclude: "Siamo entrati nelle viscere di questa organizzazione grazie a delle indagini “pure” e a delle intercettazioni che sono state confermate da alcuni collaboratori di giustizia".
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