Si è rivelato determinante l'apporto dell'unità delitti insoluti dello Sco, specializzata nelle indagini sui cosiddetti "Cold case" (casi freddi), per il buon esito dell'attività investigativa che ha portato all'arresto da parte della polizia di Stato dei due presunti esecutori materiali dell'omicidio di Francesco Fiorillo, avvenuto a Vibo Valentia il 15 dicembre del 2015.
La sezione dello Sco che ha condotto le indagini, insieme alla Squadra mobile di Vibo Valentia, applica sui casi insoluti nuove tecniche investigative ed in particolare quelle scientifiche.
Importante si è rivelato, inoltre, l'apporto della Polizia scientifica di Roma, per la ricostruzione tridimensionale della scena del crimine (come si vede in questo video), e dei laboratori di polizia scientifica di Palermo e Reggio Calabria per gli accertamenti di natura balistica e di genetica forense.
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