Omicidio Fiorillo, la polizia: "Fondamentale il gps dell'automobile"
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"Nonostante lo sforzo investigativo e il risultato conseguito, consistente nell'arresto di marzo e nei due arresti odierni, ancora non è stato accertato quale sia il movente che ha portato queste tre persone ad ammazzare Fiorillo, il 15 dicembre 2015, e siamo quindi soltanto ancora nel campo dell'ipotesi". Queste le parole di Giorgio Grasso, capo della Squadra Mobile di Vibo Valentia, riguardo l'arresto di oggi di Arcangelo D'Angelo e Saverio Ramondino, accusati di essere stati gli esecutori materiali dell'omicidio di Francesco Fiorillo. Per l'omicidio, nel marzo del 2018, era già stato arrestato Antonio Zuliani. "Abbiamo avviato una serie accertamenti finalizzati a individuare chi fossero le persone vicine a Zuliani che avrebbero potuto aiutarlo nel commettere questo gesto. L'intuizione investigativa è stata quella di verificare quale fosse l'autovettura da lui utilizzata per giungere sul luogo dell'omicidio. Così, grazie al gps dell'automobile, siamo riusciti a collocare la vettura di uno degli arrestati nel luogo dell'omicidio".